Il giudice ha deciso per Antonio Felli, il 33enne riconosciuto colpevole in primo grado per l’omicidio di Gianluca Coppola, la riduzione della pena. Per lui 19 anni di carcere, un anno in meno rispetto ai 20 precedentemente stabiliti.
Gianluca ucciso a Casoria per gelosia: pena ridotta per il suo assassino
Il processo d’appello, conclusosi oggi, 2 novembre, ha visto la difesa di Felli, supportata dall’avvocato Dario Carmine Procentese, respingere le precedenti accuse: aggravante mafiosa e futili motivi. Nonostante l’appello presentato dalla Procura e dalle parti civili, il giudice ha mantenuto la sua decisione di non considerare valide queste circostanze aggravanti neanche nel secondo grado.
Gianluca Coppola fu ferito l’8 aprile 2021 vicino alla sua abitazione a Casoria da diversi colpi di pistola. È deceduto in ospedale il 18 maggio successivo, oltre un mese dopo l’aggressione. Le indagini si erano concentrate su Felli, che successivamente si era consegnato alle autorità il 30 aprile e aveva ammesso la propria colpevolezza.
Nonostante il 33enne sia considerato vicino a cerchie camorristiche dalla Direzione Distrettuale Antimafia, in particolare al gruppo guidato da Renato Tortora, una frangia distaccata dell’organizzazione criminale Moccia di Casoria, capitanata da Pietro Iodice, conosciuto come “Pierino ‘a Siberia”.
L’omicidio, tuttavia, sembra non essere stato un atto legato al contesto camorristico, visto che Coppola non aveva alcuna connessione con quel mondo. Sembra trattarsi dell’esito di una discussione avvenuta poco prima in un bar, scatenata da motivi legati alla gelosia e alla relazione passata tra la compagna della vittima e l’assassino.