Vincenzo Garzillo

Il casco con gli occhiali protettivi appoggiati sulla bara. Quelli che Vincenzo Garzillo indossava sempre. Dagli altoparlanti le note del brano “Ovunque sarai” di Irama accompagnano l’ultimo viaggio terreno del 68enne di Pianura morto a causa dell’esplosione della centrale idroelettrica nel lago di Suviana.

Esplosione Suviana, oggi i funerali di Vincenzo Garzillo: l’addio accompagnato dalle note di “Ovunque sarai”

Stamattina si sono celebrati, nella chiesa di Santa Maria della Salute a Materdei, a Napoli, i funerali dell’ultima vittima rinvenuta dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco durante le ricerche. Tra i presenti c’erano il gonfalone del Comune di Napoli, i familiari del tecnico e vari ex colleghi.

“Ogni vittima nei luoghi di lavoro è uno scandalo, non ci si può abituare che il lavoro, che è fonte di vita, conduca alla morte. E’ necessario il tempo della responsabilità e della sicurezza, che non è un costo”, ha detto l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, nell’omelia dei funerali di Garzillo.

Chi era Vincenzo Garzillo

Garzillo, ex dipendente Enel, da un anno e mezzo in pensione, era partito martedì scorso da Napoli per Bologna. Era stato chiamato, grazie alla sua esperienza, per svolgere le sue consulenze in materia di grandi impianti idroelettrici. Il 68enne, quando lavorava per Enel nella Centrale di Presenzano (Caserta), si occupava in particolare della riattivazione dei macchinari delle centrali idroelettriche.

Compito che da un anno svolgeva per la Lab Engineering, ditta di Ortona (Chieti), che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione e produzione di olio e gas, e di tecnologie innovative. Nella sua qualità di esperto era stato mandato a Suviana per supervisionare alle operazioni di riattivazione delle macchine.

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