La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo sulla morte di un 56enne di Alife all’ospedale di Sessa Aurunca. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, ma per il momento non c’è alcun indagato.

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Stando a quanto ricostruito, l’uomo era ospite della Residenza Casa Alloggio Villa della Rocca, poiché affetto da schizofrenia e da epatite C. Quando è stato visitato le sue condizioni erano buone e anche i fratelli lo avevano trovato in ottima salute. Lo scorso 25 gennaio, però, un medico che presta servizio nella struttura assistenziale li aveva informati che avrebbero condotto il fratello all’ospedale e, successivamente, che era stato ricoverato e gli era stato applicato un catetere.

In realtà, come è stato appurato poi, il paziente aveva manifestato già il giorno prima uno strano gonfiore addominale tanto che da Villa della Rocca avevano allertato il 118. Il 56enne era stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso di Sessa Aurunca, da dove però, dopo avergli prescritto una terapia al momento sconosciuta ai congiunti, lo avevano rimandato nella Residenza di provenienza.

Ma la situazione non era affatto migliorata. Tanto che l’indomani, al culmine di una giornata in cui il dolore all’addome era perdurato, dalla struttura assistenziale avevano nuovamente chiamato il 118 e il paziente aveva rifatto l’accesso all’ospedale di Sessa Aurunca, alle 20 circa. Questo sarebbe avvenuto soltanto grazie all’opera di convincimento di un operatore di Villa della Rocca, che ha pregato i sanitari di eseguire altri accertamenti e approfondimenti.

L’arresto cardiaco

Uno dei fratelli della vittima, non avendo ricevuto più notizie, aveva raggiunto il presidio ospedaliero, ma non aveva fatto in tempo ad arrivare che, sempre il medico di Villa della Rocca lo aveva avvisato per telefono del decesso del fratello a causa di un arresto cardiaco.

Di qui la decisione di fare piena luce sui fatti. I parenti della vittima, attraverso il loro legale, hanno presentato denuncia alla caserma dei Carabinieri di Sessa Aurunca. La salma è stata posto sotto sequestro in vista dell’autopsia, che sarà disposta per la prossima settimana e sarà effettuata presso l’istituto d Medicina Legale dell’ospedale civile di Caserta. Dall’esame potrebbero emergere le reali cause del decesso e soprattutto i risultati potrebbero aiutare a capire eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura il cinquantaseienne.

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