La notizia è stata fornita da un collaboratore di giustizia vicino alla Sacra Corona unita agli inquirenti della Dda di Bari: il tritolo sequestrato nel barese qualche giorno fa sarebbe stato utilizzato per ammazzare il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo. Il collaboratore di giustizia di origini napoletane sarebbe entrato in contatto in carcere con uomini della Camorra che parlavano di un agguato al magistrato.

Sulla base di queste informazioni ora indaga il pm Antimafia barese Roberto Rossi, lo stesso che ha coordinato anche le indagini che hanno portato al sequestro del tritolo. Erano nascosti sotto un albero di fronte al cancello della tenuta di un boss di Gioia del Colle in provincia di Bari, si tratta di 550 grammi di esplosivo letale. A Gioia del Colle, dove il capo della Procura di Napoli è residente, stando alle dichiarazioni del pentito, sarebbe dovuto avvenire l’attentato. Infatti il clan che lo stava progettando aveva infatti studiato gli spostamenti del Procuratore fra Puglia e Campania.

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