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E’ ancora ricoverato in condizioni critiche il 58enne di Gragnano giunto all’ospedale San Leonardo di Castellammare con una forte infezione ai genitali per aver fatto sesso col suo cane. E’ in camera iperbarica e si profila per lui una lunga degenza ospedaliera.

Castellammare, sesso con il cane: “Rapporti ripetuti nel tempo. I tessuti sono infetti”

Il 58enne era giunto pochi giorni fa in ospedale con una grave sepsi genitale. Dopo un esame esterno, i medici gli avevano diagnosticato la malattia di Fournier. Si tratta di una forma di fascite necrotizzante, un’infezione dei tessuti molli che colpisce gli organi genitali esterni maschili. Immediatamente è stato sottoposto a un intervento nel reparto di Urologia per la rimozione dei tessuti infetti che hanno portato ad una parziale evirazione. Tuttavia la sepsi non accenna ad arretrare.

Per lui saranno necessarie cure specifiche. Ora è in camera iperbarica per riportare a piena funzionalità i genitali e la vescica al momento fortemente compromessa e infetta. I medici hanno comunicato che i rapporti con il suo cane sarebbero stati ripetuti nel tempo.  Già in passato l’uomo si sarebbe recato in ospedale per curarsi. Questa volta, però, vista la gravità dell’infezione, i medici hanno deciso di andare fino in fondo e di capire le cause della malattia che gli stava devastando i tessuti genitali. Sul piano giudiziario, l’uomo dovrà rispondere di zooerastia.

“Episodi domestici diffusi”

Dopo l’episodio, che ha suscitato scalpore non solo in Campania, l’Associazione per la difesa dei diritti degli animali, l’ADDA, ha annunciato che è pronta a denunciare il padrone dell’animale per maltrattamenti.  «Nessuna novità purtroppo – spiega Rosaria Boccaccini presidente dell’Associazione per la difesa dei diritti degli animali (Adda) – la devianza che colpisce queste persone è diffusa e si consuma spesso tra le mura domestiche. Lo stato di salute dell’uomo ha portato alla luce maltrattamenti che subiscono cani che spesso perdono la vita per le violenze subite». La Bocaccini poi prosegue: «Manca ancora la sensibilità giusta per perseguire queste persone – spiega la Boccaccini – spesso abbiamo rischiato in prima persona per salvare questi animali. Siamo pronti a fare lo stesso per questa nuova vittima, siamo pronti a denunciare, solo così possiamo salvare la vita del cane».

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