Colpo al clan d’Alessandro di Castellammare di Stabia. Questa mattina è stata eseguita un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di undici persone (di cui dieci sottoposte alla custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari). Sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione a fine di spaccio di droga. Tutti reati aggravati dalle modalità mafiose.
Castellammare, colpo al clan D’Alessandro: 11 arresti scattati all’alba
L’operazione, scattata all’alba, è stata seguita dalla Squadra Mobile di Napoli e dagli agenti del Commissariato locale. Secondo una prima ricostruzione emersa dall’inchiesta, gli inquirenti avrebbero individuato vari episodi di estorsione ai danni di alcuni imprenditori, prevalentemente nel settore edilizio.
Per la retribuzione dei membri del clan e il sostentamento delle famiglie dei detenuti, la cosca stabiese si sarebbe avvalsa di una “cassa comune” alimentata anche dai cospicui proventi delle attività illecite. A confermare questa ipotesi i diversi sequestri di somme di denaro effettuati nel corso delle indagini.
I nomi
Tra i destinatari dell’ordinanza figurano il boss Pasquale d’Alessandro, figlio del padrino Michele, oltre a suo cugino Giovannone, e a Paolo Carolei, considerati elemento di spicco della consorteria criminale. Emersa anche la riconducibilità al clan di alcune ditte di pulizie titolari appalti nell’ospedale San Leonardo e alla società calcistica Juve Stabia.







