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E’ ancora sotto choc la città di Castellammare di Stabia per la morte di Antonio Di Martino, la guardia giurata di 39 anni che si sarebbe tolta la vita la mattina del 23 aprile scorso. I funerali si sono svolti questa mattina alla Cattedrale di Santa Maria Assunta.

La tragedia si è consumata nel giro di pochi minuti. E’ mattina: Antonio rientra dopo una notte di lavoro nella sua abitazione di via Bonito, nei pressi del rione Acqua della Madonna. Sono da poco passate le 8. Il 39enne saluta la moglie, proprietaria di un noto negozio di abbigliamento molto conosciuto in città, poi saluta i figli e aspetta che escano per andare a scuola.

Lì il momento buio: Antonio va nella camera da letto, impugna la pistola ed esplode un colpo che gli perfora il cavo orale. Secondo i rilievi effettuati dai carabinieri, si sarebbe trattato di un suicidio e non di un incidente. La moglie avverte il rumore del colpo d’arma da fuoco e trova Antonio esanime a terra: a quel punto chiama i soccorsi. I sanitari del 118 arrivano nell’appartamento di via Bonito e constatano il decesso del 39enne. Per lui non c’era più niente da fare.

Strazio e dolore ai funerali celebrati questa mattina. “C’è angoscia e dolore nel cuore – ha detto don Antonino durante la sua omelia -. Umanamente possiamo comprendere la morte per malattia o incidente, ma e’ difficile capirlo per un suicidio quando attorno hai tante persone che ti vogliono bene e sei nel pieno delle forze. E’ un gesto incomprensibile e che non si puo’ condividere. Tuttavia solo Dio sa cosa c’era nel cuore e nella mente di Antonio”.

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