Casoria tassista aggredito

Casoria. Incubo per un tassista: l’uomo è stato aggredito da una gang di ragazzi: dapprima le offese, poi hanno iniziato a dargli schiaffi e calci. I giovani sono stati identificati grazie al cellulare dimenticato in auto.

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Vicaria, con una intensissima e rapida attività investigativa,  individuano e denunciano, in tempo record, quattro giovani, di cui uno minorenne, responsabili di tentata estorsione, tentata rapina e lesioni in danno di un tassista.

Alle prime ore dell’alba di questa mattina, un tassista fermo nel traffico nei pressi di una discoteca di via Coroglio, si ritrova in auto 4 giovani, tra i 19 ed i 20 anni che gli chiedono di portarli in via Padre Ludovico di Casoria e che avrebbero dato 25 euro.

Non appena saliti i quattro giovani hanno cominciato a schernire ed infastidire il tassista, fumando e tenendo le porte aperte. A nulla sono valsi i tentativi di ricondurli all’ordine, anzi i quattro hanno cominciato a malmenare, con  schiaffi e calci il malcapitato, minacciandolo in maniera estremamente violenta anche di morte; erano palesemente ubriachi ma anche molto violenti, e gli hanno anche rovesciato sulla testa un bicchiere con una bevanda che uno di loro ancora aveva nelle mani.

Giunti nei pressi via Padre Ludovico di Casoria, gli hanno intimato di fermarsi. Durante la corsa il giovane seduto accanto al tassista che aveva più volte tentato di mettergli le mani in tasca, prima di scendere, ha cercato di sottrargli  lo zaino che l’uomo aveva tra i sedili, il malcapitato però è riuscito a strappare lo zaino e a scappare con le portiere aperte mentre i quattro malviventi si sono dileguati nella zona.

Il tassista ha raggiunto il vicino ospedale Loreto Mare per ottenere le cure necessarie e poi ha denunciato l’accaduto alla Polizia di Stato. Nell’auto del tassista, ispezionata per  la ricerca di indizi idonei alla identificazione dei quattro giovani, i poliziotti hanno trovato un cellulare lasciato da uno di essi e da questo parte un’attività investigativa che ha concesso di individuare l’intestatario del telefono, e subito dopo anche gli altri componenti del gruppo,  riconosciuti dal tassista senza ombra di dubbio.

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