Caserta. Piedi che penzolano nel vuoto, arrampicate e camminate sui bordi. Così hanno sfidato la morte Pasquale P., di 17 anni, e l’amico che volevano cimentarsi in quello che i francesi chiamano parkour, quando si intrufolati ieri mattina nell’area della Saint Gobain a Caserta.

Giunti a destinazione, i due ragazzi sono entrati di soppiatto in un capannone ormai dismesso. Una volta raggiunto il tetto, a dieci metri di altezza, Pasquale ha tirato fuori dalla tasca il suo smartphone per immortalare quella sfida che si era prefissato di superare.

Ma mentre cercava di arrampicarsi per raggiungere la ciminiera, posta a sessanta metri di altezza, gli è mancata la terra sotto i piedi. Con lui l’amico, che per fortuna ne è uscito illeso da quella bravata. Ed è stato proprio l’amico di Pasquale a fermare due macchine che transitavano lungo via Paul Harris per chiedere aiuto.

Immediatamente sul posto sono intervenuti i soccorsi. Fin da subito le condizioni del 17enne sono apparse critiche. Attualmente è ricoverato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano nel reparto di Rianimazione, in stato di coma. Impietoso il bollettino medico: ha due vertebre fratturate, un trauma cranico e un problema polmonare. Ed ora lotta tra la vita e la morte.

 

 

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