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Aperto il processo presso la Corte d’Appello del Tribunale di Napoli a carico di 8 persone, tutte coinvolte in una serie di truffe ai danni di una compagnia assicurativa. Un’organizzazione che, secondo l’accusa, panificava finti incidenti con tanto di ferite refertate al pronto soccorso per ottenere ricchi indennizzi assicurativi.

Si ferivano con mazze da ferro per ottenere i soldi dell’assicurazione, 8 a processo

Dopo il processo in primo grado, conclusosi lo scorso marzo 2022 con una condanna, adesso la palla passa alla giustizia di secondo grado. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, le finte vittime degli incidenti stradali si procuravano ferite, facendosi picchiare anche con mazze di ferro, e subito dopo si recavano al pronto soccorso per farsi refertare e consegnare successivamente l’intero incartamento ai legali. Erano questi ultimi che provvedevano poi a formalizzare le richieste di danaro da inviare alla compagnia assicurativa. Il gruppo operava tra Capua e l‘agro aversano.

In primo grado il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro De Santis, ha inflitto le seguenti pene: 1 anno per Vincenzo Capobianco, 22enne di Santa Maria Capua Vetere; 2 anni e due mesi per Alessio Fusco, 22enne di Capua; 1 anno e 6 mesi per Crescenzo Bello, 43enne di Sant’Arpino; 1 anno e 6 mesi per Pasquale Caserta, 22enne di Capua; 1 anno e 6 mesi per Giuseppe Monte, 26enne di Grazzanise; 1 anno e 6 mesi per David Lazlo Suciu; 2 anni per Alberto Grimaldi, 22enne di Capua; 2 anni per Carlo Cantelli, 56enne di Casal di Principe. Per tutti – ad eccezione di Fusco, Grimaldi e Cantelli – il giudice dispose la sospensione della pena.

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