Sono diversi i nuovi focolai attivi in Campania. Due le situazioni critiche: Salerno e provincia di Caserta. Nel salernitano i casi sono triplicati nel giro di pochi giorni. Da otto sono diventati 31. Il cluster più preoccupante è nel rione Carmine, di cui è originario il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

Campania, i nuovi focolai attivi. Preoccupa Conca della Campania

I contagi si estendono anche nella provincia salernitana. Ieri si sono aggiunti tre infetti a Pisciotta, in Cilento, ricoverati al Polo Covid di Scafati qualche giorno fa. Un nuovo caso anche a Pontecagnano.

Ma l’emergenza vera e propria si registra in provincia di Caserta. Spento il focolaio di Mondragone, infatti, preoccupa Conca della Campania. Il piccolo comune dell’alto casertano – 1200 anime – rileva ben otto casi di coronavirus, in crescita rispetto ai giorni scorsi. Ventidue le persone in isolamento fiduciario.

In tutti i casi si tratta dei contatti diretti di una donna proveniente dalla Moldavia che ha esercitato l’attività di badante per un nucleo di anziani, e che ora è ricoverata al Covid Hospital di Maddaloni. Due degli anziani da lei accuditi sono risultati positivi e uno di questi, una donna allettata, ha a sua volta contagiato alcuni parenti.

Ma il numero potrebbe crescere e toccare altre località (anche fuori regione) per gli ulteriori tamponi predisposti dagli uffici sanitari distrettuali e che verranno effettuati in queste ore. Se a Conca la situazione dovesse peggiorare, non è escluso che il governatore De Luca istituisca una zona rossa. Il sindaco David Simone ha sospeso in via precauzionale la fiera del paese.

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