L’incontro su internet, poi quello reale, e infine l’inizio di un calvario. Era questo il percorso che attendeva i clienti di una squillo rumena arrestata stamattina dalla Compagnia dei Carabinieri di Ariano Irpino. Nei confronti della donna sono stati acquisiti gravi indizi per i reati di istigazione al suicidio, estorsione consumata e di più estorsioni tentate. Nell’operazione è stato individuato anche un procacciatore di clienti della prostituta, un uomo 63enne che dovrà rispondere di favoreggiamento della prostituzione.

Gli accertamenti investigativi sono partiti in seguito al suicidio di un uomo avvenuto ad Ariano Irpino nell’Ottobre del 2017. Alla morte dell’uomo i Carabinieri vennero a conoscenza di riscontri in merito all’istigazione al suicidio a carico della donna,  la cui spregiudicatezza nel comportamento e nelle minacce convinceva il pubblico ministero a chiedere e ottenere l’autorizzazione le intercettazioni delle sue telefonate.

Nel giro di poco tempo, gli inquirenti hanno scoperto che la donna minacciava anche altri uomini oltre a quello suicidatosi. Dopo aver interrogato alcuni clienti, la donna è stata colta in flagranza di reato, mentre riceveva i soldi di una delle sue estorsioni. Tale arresto, che all’epoca veniva convalidato senza l’accoglimento della richiesta di misura cautelare, con conseguente scarcerazione, costituisce, a seguito dell’attività complessivamente considerata, un valido riscontro probatorio. Si è quindi riscontrare il reato di aiuto o istigazione al suicidio, reato per il quale solitamente è quasi impossibile raggiungere un sufficiente livello di riscontro probatorio.

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