Sono stati condannati Luca Esposito e Maria Bosti, rispettivamente genero e figlia del boss dell’Alleanza di Secondigliano Patrizio Bosti, nell’ambito dell’indagine sui green pass e sui certificati per i tamponi falsi. 

Camorra, green pass falsi per capodanno a Dubai: condannati familiari del boss

La condanna arriva al termine dell’udienza preliminare, celebrato nella giornata di oggi dinanzi al gup di Napoli, Fabrizio Finamore. Per Luca Esposito una pena di 5 anni e 6 mesi mentre per la figlia del boss una condanna di 4 anni e 10 mesi.

Entrambi gli imputati – difesi dagli avvocati Raffaele Chiummariello, Anna Ziccardi e Nicola Pomponio – sono stati giudicati con il rito abbreviato; il giudice ha escluso per moglie e marito l’aggravante mafiosa, restano invece le accuse di corruzione e falso ipotizzate dalla Procura che, tra l’altro, aveva chiesto per entrambi una condanna di 9 anni.

Le indagini

L’inchiesta risale a una settimana fa, quando la Squadra mobile di Napoli eseguì un’ordinanza cautelare nei confronti di quattro persone. Tra loro anche due medici: la dottoressa dell’Asl Napoli 3 Sud Grazia Romairone, classe 1961, e Bruno Bevilacqua, classe ’53, entrambi finiti agli arresti domiciliari, perché ritenuti gravemente indiziati dei reati di corruzione e falso.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la famiglia Esposito, per trascorrere il capodanno 2022 a Dubai, grazie all’intermediazione e complicità dei due medici, avrebbe ottenuto green pass e certificazioni false pagando alcune tangenti. Partenza che comunque non avvenne, poiché la famiglia fu sottoposta ad un controllo Covid a campione all’aeroporto di Fiumicino e di conseguenza si vide rifiutare l’imbarco.

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