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Asse Mediano. Il finestrino della macchina che va in frantumi, la vettura che sbanda e si schianta contro il guardarail. Poco prima delle 13.30 di oggi sull’Asse-Mediano, all’altezza dell’uscita Sant’Antimo-Casandrino (prima dello svincolo per Acerra), un uomo è stato ammazzato a colpi di pistola mentre era alla guida della vettura. La camorra ritorna a sparare, in pieno giorno, tra il trafficatissimo Asse Mediano.

Le modalità ancora non sono chiare, ma pare che il pregiudicato, Gennaro Sorrentino, 50enne appartenente all’ala degli Scissionisti, sia stato affiancato da un scooter con a bordo i killer. Sorrentino è stato raggiunto da 4 colpi di pistola, probabilmente esplosi da una semiautomatica. Uno di questi si è conficcato nella nuca provocando la morte instantanea dell’uomo. Lo stampo sembra essere senza dubbio quello della camorra, ora toccherà agli inquirenti di far luce sull’ennesimo agguato.

Chi era Gennaro Sorrentino?

Detto “Capabianca”, era un fedelissimo degli Amato-Pagano. 50 anni, residente a Scampia, si era trasferito a S.Antimo ed era già noto alle forze dell’ordine per questioni legate al traffico di droga. Come anticipa il sito INTERNAPOLI, Gennaro Sorrentino era uno deei soci della famosa piazza delle ‘Case dei Puffi’, una dei ‘punti vendita’ più redditizi dell’area nord gestita da Raffaele Stanchi, ‘Lello Bastone’ ucciso dalla Vanella Grassi nei pressi del cimitero di Melito e a cui tagliarono le mani in segno di disprezzo.

L’agguato a Sorrentino sull’Asse Mediano

I killer avrebbero intercettato l’automobile guidata da Sorrentino, probabilmente con l’aiuto di uno ‘specchiettista’. Il  gruppo di fuoco lo avrebbe seguito lungo la strada provinciale 500 dell’asse perimetrale di Melito-Scampia, per poi affiancare l’automobile intorno alle 12 e ucciderlo. Per consentire i rilievi è stato necessario chiudere un tratto dell’asse mediano. Sul posto erano presenti i militari dell’arma delle compagnia di Giugliano, con il capitano Andrea Coratza, la compagnia di Marano, i carabinieri della tenenza di Melito e quelli di Sant’Antimo. La mortuaria ha trasportato la salma presso il II Policlinico di Napoli per l’autopsia.

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