Niente luminarie di Natale quest’anno, per mancanza di soldi, ma l’amministrazione rimedia alla brutta figura, riconsegnando al popolo l’antica tradizione dell’incendio del Campanile, cancellata l’anno scorso, per mancanza di soldi. L’evento, finanziato dall’EPT (Ente provinciale per il turismo, di cui è commissario Nino Bocchetti), si doveva svolgere il 6 gennaio scorso, ma, a causa della concomitanza con la partita del Napoli, era stato anticipato al 2 gennaio, poi, per il maltempo, spostato al 17 gennaio, in coincidenza con il giorno del “Fucarazzo di Sant’Antonio”. Numerose le presenze, favorite dal bel tempo: persone che non hanno voluto mancare all’incantevole spettacolo pirotecnico con i fuochi a caduta dall’antico campanile risalente al 1743. Il progetto presentato dall’amministrazione e finanziato per 15mila euro dall’Ept, intitolato “Metti a fuoco” una luce contro il buio della ragione, vuole promuovere la pace tra i popoli e, allo stesso tempo, potenziare l’offerta degli itinerari turistici, visto che Calvizzano è ricca di beni monumentali, artistici, archeologici, religiosi e naturalistici. Altri mille euro sono stati impegnati dal Comune, pertanto i 16mila euro sono stati così spesi: 12.200 euro per i fuochi pirotecnici, allestiti dalla Piromagia srl di Benevento; 2.800 euro per la Tipolitografia Russo di Calvizzano, per il materiale comunicativo; mille euro per spese varie. Ricordiamo che l’incendio del Campanile tradizionalmente veniva svolto il 25 luglio, durante la festa patronale in onore di San Giacomo, mentre quest’anno, per ragioni di opportunità, è stato spostato al 17 gennaio. In piazza, infatti, il parroco don Ciro ha dato luogo alla tradizionale benedizione degli animali.
Domenico Rosiello