Caivano: la bimba caduta dal balcone sta meglio, ma non tornerà a casa

Caivano: la bimba caduta dal balcone sta meglio, ma non tornerà a casa

Sono in netto miglioramento le condizioni della bambina di cinque anni che giovedì mattina è precipitata dal secondo piano di un’abitazione a Caivano. Quando sarà dimessa dall’ospedale Santobono, la piccola però non farà ritorno dai suoi fratelli e genitori ma sarà affidata ad una casa famiglia.

Questa è la decisione del tribunale dei Minori che, letta la relazione dei servizi sociali di Caivano, ha disposto l’immediata collocazione in varie case famiglie dei cinque figli della coppia di cittadini del Burkina Faso, entrambi immigrati regolari.

La notizia è stata presa con incredulità e sconforto da quanti conoscono la famiglia e soprattutto dai vicini di casa e insegnanti dei bambini che li hanno descritti come alunni modello: ben vestiti, educati e partecipativi alle attività scolastiche.

Bimba caduta dal secondo piano a Caivano, com’è successo

Al momento dell’incidente, la piccola si trovava da sola in casa, occupandosi anche del fratellino di due anni e mezzo. La madre si era brevemente assentata per andare a comprare in farmacia un farmaco per il mal di gola (il motivo per cui la piccola non era a scuola). Il padre era in un caseificio della zona dove lavora da tempo con regolare contratto.

Mentre giocava con il fratellino, la piccola si sarebbe esposta troppo dal balcone precipitando giù. Il volo dal secondo piano dell’abitazione è stato però miracolosamente attutito dallo stendino agganciato al balcone del piano inferiore. La bambina non ha quindi sbattuto la testa. La sua situazione non è più critica e il bollettino dell’ospedale Santobono ha  confermato che non corre alcun pericolo. Gli esami hanno rilevato alcune fratture, ma queste non richiederanno alcun trattamento chirurgico.

Nonostante il miglioramento delle condizioni di salute, la sua vita e quella dei suoi fratelli potrebbero profondamente cambiare visto che non faranno più ritorno nella loro famiglia.

La pm Simonella Calcaterra ha commentato il provvedimento come “conseguenziale all’accaduto”. La decisione di allontanamento dei bambini dai genitori sarà esaminata nell’udienza di convalida entro 72 ore. C’è ancora la possibilità che venga annullata.

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