“Uccidiamoci tra di noi, ma la chiesa è sacra”. A pronunciare questa frase – in riferimento all’ordigno fatto esplodere all’esterno della chiesa del parco verde di Caivano – sarebbe stato Pasquale Landolfo, capo clan del gruppo malavitoso che prima da solo – poi insieme ai Monfregolo di Arzano – è entrato in guerra con i Cristiano-Mormile a Frattaminore scatenando – in tutta l’area a nord di Napoli – un clima di forte tensione a suon di stese, minacce e bombe. A darne notizia è Il Mattino. 

Caivano, attentato a don Patriciello. Il boss: “Uccidiamoci tra di noi ma la chiesa è sacra”

Il boss, la moglie, la figlia appena 20enne, ed altri 4 affiliati alla cosca sono stati arrestati nella notte di tra domenica e lunedì a seguito di un blitz dei carabinieri in via Turati. Oggi è attesa convalida dei fermi disposti dalla DDA di Napoli. Intanto, però, dalle 60 pagine di ordinanza, emergono ulteriori inquietanti dettagli. Le intercettazioni hanno, infatti, consentito di accertare come sia l’atto intimidatorio nei confronti del parroco don Maurizio Patriciello sia le minacce in forma di manifesto funebre al comandante della municipale di Arzano Biagio Chiariello fossero acceso argomento di discussione in casa Landolfo.

Le intercettazioni

Il gruppo è infatti convinto che entrambi i gesti siano opera dei rivali affiliati al clan Mormile. Sono furiosi e pensano di attuare ritorsioni. “Mettere una bomba sotto la chiesa di quello no! – si legge dall’intercettazione – Sono stati loro. Io gli manderei una lettera dicendo che qui non esiste proprio, poi contro la Chiesa… Uccidiamoci tra di noi, ma la Chiesa è sacra”. E ancora: “Bisogna in qualche modo punirlo: “Ci vogliamo mettere un po’ addosso a questo?”. Pasquale Landolfo progettava di uccidere tre persone legate al clan rivale per vendicare un duplice tentativo di omicidio nei confronti dei suoi. A tale scopo, aveva convocato un uomo vicino ai Mormile chiedendogli di attirare i tre in una trappola: in cambio avrebbe avuto salva la vita. Prima dell’ulteriore agguato, però, è arrivato il blitz dei carabinieri.

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