Ci sono le date di erogazione del bonus da 200 euro previsto dal Dl Aiuti. A fornire i dettagli è la circolare n.73 dell’Inps pubblicata ieri, 24 giugno 2022. I pagamenti avverranno tra luglio e ottobre a seconda della tipologia del beneficiario.

Bonus 200 euro, ci sono le date: pagamenti tra luglio e ottobre

La finestra temporale per i pagamenti durerà tre mesi: da luglio 2022 a ottobre. L’INPS ha chiarito con una circolare come si procederà ai versamenti a favore delle varie categorie di beneficiari.

A luglio 2022, riceveranno il contributo una tantum la maggior parte dei destinatari: nel dettaglio i lavoratori dipendenti (pubblici e privati), percettori di Reddito di Cittadinanza, domestici, titolari di rapporti pensionistici nonché titolari di trattamenti di accompagnamento alla pensione. Per loro l’accredito avverrà in maniera automatica, tranne che per i dipendenti del settore privato, a cui è stata richiesta la compilazione di un modulo di autocertificazione da consegnare al proprio datore di lavoro.

A ottobre gli altri

A ottobre 2022 toccherà a tutte le categorie residuali: 200 euro da versare sui conti correnti dei titolari di Naspi, Dis-coll, alla platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021 e dei già beneficiari delle ex Indennità Covid 2021 e ai lavoratori appartenenti alle categorie chiamate a presentare domanda. Resta il rebus per gli autonomi: partite Iva e liberi professionisti sono in attesa del decreto attuativo del Ministero del Lavoro per conoscere tempi e modalità di erogazione ma è probabile che anche loro, alla fine, rientreranno nei pagamenti di ottobre.

Chi deve presentare domanda?

Se per quasi tutti i beneficiari l’accredito avverrà in maniera automatica, fatta eccezione per l’onere dell’autocertificazione per i dipendenti del settore privato, dovranno, invece, presentare domanda all’Istituto Previdenziale i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per il 2021; stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro.

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