Colpo duro al clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia. Nella notte, i carabinieri del comando di Torre Annunziata, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto e detenzione di armi da fuoco, corruzione in atti giudiziari e altri reati aggravati dal metodo mafioso.
Blitz contro il clan D’Alessandro: undici arresti a Castellammare di Stabia
Tra gli arrestati figura Vincenzo D’Alessandro, 49 anni, considerato il reggente dell’organizzazione criminale e terzogenito dello storico padrino Michele D’Alessandro. Con lui sono finiti in carcere alcuni fedelissimi del clan, tra cui il geometra Angelo Schettino e Fabrizio Sicignano, considerati i tecnici di riferimento del sodalizio.

Le indagini coordinate dalla DDA hanno fatto emergere un quadro inquietante: il clan, attivo da anni sul territorio di Castellammare, continuava ad imporre il “pizzo” ai danni di commercianti e imprenditori locali. In un episodio particolarmente grave, è emersa la corruzione di un testimone che avrebbe dovuto deporre in un processo per omicidio: secondo gli inquirenti, l’uomo sarebbe stato avvicinato e indotto a modificare la propria testimonianza.
Gli arrestati sono:
- Vincenzo D’Alessandro, 49 anni
- Michele Abbruzzese, 66 anni
- Ugo Lucchese, 64 anni
- Giuseppe Oscurato, 33 anni
- Antonio Salvato, 46 anni
- Carmela Elefante, 45 anni
- Vincenzo Spista, 32 anni
- Angelo Schettino, 47 anni
- Giovanni D’Alessandro, 28 anni
- Fabrizio Jucan Sicignano, 39 anni
- Giuseppe Donnarumma, 45 anni