Altolà dei revisori al bilancio previsionale, ieri l’atteso summit tra l’assessore al Bilancio Paolo Longoni e i consiglieri di maggioranza. Un incontro teso a fugare i dubbi di alcuni consiglieri e che avrebbe sortito l’effetto sperato dall’amministrazione Liccardo: il bilancio – salvo sorprese dell’ultim’ora – sarà approvato, nonostante il parere contrario del collegio dei revisori. I chiarimenti dell’assessore al ramo, elemento di spicco della compagine amministrativa, avrebbero convinto anche i più scettici sulla bontà del documento contabile varato dalla giunta e dalla sfera dirigenziale, anche se qualcuno non fa mistero di aver stipulato – proprio in prossimità della seduta sul previsionale – una polizza assicurativa, che metterebbe al sicuro (il condizionale è d’obbligo in questi casi) da eventuali danni erariali.

 

Voto compatto o ci saranno defezioni? Ma al di là di quest’ultimo aspetto (dai contorni alquanto folcloristici), quel che sarà interessante verificare in aula sarà il grado di compattezza della squadra di governo. Angelo Liccardo, proprio in tal senso, è stato lapidario: “Non forzerò nessuno dei miei consiglieri, ma mi aspetto compattezza. Tutti dobbiamo assumerci le nostre responsabilità davanti alla città”. In parole povere, non saranno “gradite” e giustificabili assenze impreviste. Intanto appare probabile che qualche consigliere di maggioranza richieda in aula le dimissioni del collegio dei revisori dei conti.

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