Non ce l’ha fatta la bambina di appena 13 mesi di Lucera, in provincia di Foggia, morta ieri pomeriggio e ricoverata nei giorni scorsi nell’ospedale pediatrico “Giovanni XXIIÌ” di Bari a causa della sindrome emolitico uremica (Seu).

Le sue condizioni si erano aggravate con la comparsa della febbre alta. La Asl di Foggia ha attivato l’Unità di crisi composta dagli specialisti dei Servizi Veterinari, di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e Igiene Pubblica aziendali per controllare tutti gli spostamenti fatti negli ultimi dieci giorni dal nucleo familiare della bambina e l’elenco dettagliato degli alimenti assunti e degli esercizi commerciali nei quali sono stati acquistati.

Sui cibi verranno effettuati campionamenti che saranno analizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Foggia. Controlli previsti anche nei negozi, allevamenti e caseifici della zona, gli accertamenti stanno riguardando pure l’acqua del mare.

Cause e Sintomi

Secondo l’Iss, nella sua forma tipica, che rappresenta l’85% dei casi, la Seu si manifesta come complicazione di un’infezione intestinale batterica, sostenuta da ceppi di Escherichia coli che producono una potente tossina, chiamata verocitotossina o shiga-tossina, capace di entrare nel circolo sanguigno e colpire soprattutto i reni.

Le forme atipiche di Seu, invece, possono anche essere riconducibili a fattori genetici e, di conseguenza, colpire a distanza di tempo persone della stessa famiglia. Esistono, infine, rari casi in cui si può sviluppare come infezione sistemica dovuta allo Streptococcus pneumoniae, ovvero il batterio principale responsabile della polmonite negli adulti.

Per quanto riguarda i sintomi, l’insufficienza renale è preceduta da dissenteria, spesso sanguinolenta e vomito. Una volta raggiunto il rene, la tossina prodotta dal batterio determina i sintomi dell’insufficienza renale: scarsa produzione di urina o totale assenza. Oltre a questo i pazienti affetti da Seu soffrono di anemia emolitica, ovvero globuli rossi frammentati ed emoglobina ridotta e trombocitopenia, cioè una carenza di piastrine.

Come si contrae e quali sono le cure

L’infezione si trasmette principalmente per via alimentare, ma può anche essere veicolata per contatto con animali infetti o ambienti contaminati o per trasmissione da persona a persona per via oro-fecale. I ruminanti, in particolare i bovini, sono frequentemente portatori asintomatici delle tossine, a livello intestinale.

Le loro feci possono, quindi, contaminare la carne e il latte durante la macellazione e la mungitura. Qualora la carne sia contaminata e venga consumata poco cotta, il germe può essere trasmesso all’uomo. Non è consigliato il consumo di latte non pastorizzato (crudo) che può essere a sua volta veicolo di trasmissione.

Il periodo di incubazione dell’infezione è compreso tra uno e cinque giorni. La terapia antibiotica può non essere sufficiente, in quanto la dissenteria, nella fase iniziale della malattia, non ha caratteristiche particolari che consentano di individuare immediatamente l’agente infettante.

È opportuno monitorare il paziente sospettato di aver contratto la Seu con esami del sangue e delle funzioni renali. Dialisi e plasmaferesi (ovvero la separazione del plasma sanguigno dagli elementi corpuscolati del sangue ottenuta mediante centrifugazione) servono a supportale le funzioni renali ed eliminare dall’organismo le sostanze tossiche.

Il terzo caso in un anno

La piccola di Lucera è la terza bambina morta a causa della Seu in Puglia, nell’ultimo anno. Nel 2017 i casi segnalati nella regione sono stati sette, due di loro hanno perso la vita, una bambini di due anni originaria di Corato e un’altra di 15 mesi di Altamura.

Quest’ultima, morta il 4 giugno dello scorso anno, era  stata ricoverata a metà maggio con sintomi di vomito, diarrea e fenomeni emorragici intestinali. Nel 2013 furono registrati 16 casi in 40 giorni, 14 dei quali riguardarono bambini di età inferiore ai 36 mesi, i restanti due un adolescente e un adulto. Le aree interessate il litorale di Bari, la costa ionica della provincia di Taranto, il Salento e la zona di Brindisi.

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