È stata firmata ieri dal sindaco Matacena la nuova ordinanza che proroga le misure già in vigore per la movida cittadina ad Aversa. Il provvedimento, valido fino al 31 dicembre 2025, conferma i limiti sugli orari di apertura e chiusura dei locali, vieta la vendita di alcolici da asporto dopo le 22 e impone restrizioni sulla diffusione musicale. Le stesse disposizioni erano contenute nell’ordinanza precedente, scaduta il 30 giugno scorso.
Aversa, stretta sulla movida: prorogate regole per bar e locali. È polemica tra i cittadini per le sanzioni
La proroga del provvedimento arriva dopo un episodio che ha sollevato forte indignazione in città: il sagrato della chiesa-convento di Sant’Antonio al Seggio, in piazza Lucarelli, sporcato e deturpato dopo una serata movimentata. Il caso del luogo sacro trasformato in punto di bivacco notturno e un recente incontro al Comune con una delegazione di cittadini residenti in via Seggio hanno spinto il primo cittadino ad intervenire. Nell’ordinanza, infatti, si legge che tutti gli esercizi commerciali dovranno cessare l’attività entro le 2, compresa la rimozione degli arredi esterni. Vietata anche qualsiasi forma di diffusione sonora all’esterno, se non espressamente autorizzata. Nei giorni feriali la musica dovrà essere spenta entro le 23, nel weekend entro mezzanotte. L’apertura quotidiana di tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande non potrà avvenire prima delle 4. Anche gli eventi occasionali, come spettacoli musicali o karaoke, dovranno essere comunicati al SUAP. Gli esercenti dovranno inoltre provvedere alla pulizia completa e a proprie spese delle aree vicine ai locali in modo da garantire l’igiene e il decoro della città.
Ma a far discutere, tra i residenti della stessa via Seggio, è soprattutto il capitolo sanzioni. Per le violazioni relative a musica, pulizia esterna e vendita di alcolici dopo l’orario consentito (punti 3, 4, 5 e 8 dell’ordinanza), è prevista una multa da 25 a 500 euro. Tuttavia, se pagata entro 60 giorni, la somma si riduce a soli 50 euro. Un importo ritenuto troppo esiguo da chi, da anni, denuncia notti insonni, rifiuti a terra e schiamazzi continui.
“Nella nuova ordinanza non è più prevista, in caso di musica oltre quanto permesso, la sanzione accessoria della sospensione temporanea dell’attività, ma solo la inutile ed inefficace sanzione amministrativa che è di 50 euro in misura ridotta – ha scritto un cittadino nei commenti a un post del sindaco sull’ordinanza firmata ieri-. Non è certamente così che si combatte la mala movida”. “L’ordinanza emanata oggi è un primo provvedimento – ha precisato Matacena -. D’intesa con il Comandante della Polizia Municipale, stiamo lavorando a un atto deliberativo che introdurrà un sistema sanzionatorio più rigido e graduale per le attività che non rispettano le ordinanze comunali”.