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Aversa, mensa scolastica: tutto rinviato al 27 ottobre. Venerdì nuova protesta

La mensa scolastica non è partita. Ad Aversa, infatti, il servizio di refezione resta fermo ai blocchi di partenza. Oggi doveva riprendere, come stabilito una settimana fa durante una riunione al Comune, dopo la protesta dei genitori, nelle scuole del Terzo e Quarto Circolo, Parente, Linguiti e De Curtis. A gestirlo avrebbe dovuto essere la precedente ditta – la stessa che ha operato per tre anni nella città normanna dopo l’aggiudicazione dell’appalto – senza però che fosse mai formalmente sottoscritto un contratto con Palazzo di Città.

Aversa, mensa scolastica: tutto rinviato al 27 ottobre. Venerdì nuova protesta

Tutto rinviato al 27 ottobre, quando si procederà con un affidamento diretto a una nuova ditta, già individuata, che garantirà piatti (primo e secondo) preconfezionati. Alla base del rinvio ci sarebbero questioni di natura burocratica, tra cui una risposta ancora attesa dall’Asl di Caserta in merito alle prescrizioni sui cibi.

Questa mattina si è tenuto un tavolo tra il dirigente comunale del settore, i dirigenti scolastici, il consigliere di Forza Azzurra Luigi Dello Vicario, il presidente del consiglio comunale Giovanni Innocenti, ex assessore alla Pubblica Istruzione nella precedente amministrazione (tra l’altro, accusato da Forza Azzurra in un comunicato di “ingerenza politica”, circostanza che potrebbe portare a nuovo scossone nella maggioranza) – e una rappresentante della nuova ditta. Assente, per motivi personali, l’attuale assessore Giovanni Tirozzi.

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Dalla riunione è emerso che il servizio di refezione scolastica subirà inevitabilmente uno slittamento. Ma non solo: la platea degli alunni che ne usufruiranno sarà ulteriormente ridotta, a quanto pare per contenere la spesa entro i 140mila euro, soglia massima per l’affidamento diretto. Il servizio mensa sarà dunque garantito solo ai bambini dell’infanzia e delle prime classi della primaria. Per seconde, terze, quarte e quinte elementari è previsto invece il pranzo a sacco.

Una situazione che dovrebbe protrarsi almeno fino al 22 dicembre, ultimo giorno di scuola prima della pausa natalizia. Restano però da chiarire alcuni aspetti, primo tra tutti quello della sanificazione degli ambienti. Per i bambini della materna e della prima classe se ne occuperà la ditta incaricata dal Comune, che provvederà alla pulizia delle aule e degli spazi mensa. Il nodo resta per chi porterà il pranzo da casa. Le ipotesi al vaglio sono tre: affidare la sanificazione al personale ATA, incaricare un’ulteriore ditta esterna o coinvolgere i refezionisti, i lavoratori del servizio mensa, che però potrebbero essere ridotti al 50%.

Da definire anche il costo del ticket, che potrebbe subire variazioni rispetto allo scorso anno. Intanto è già stata pubblicata la gara d’appalto: salvo imprevisti, da gennaio, con la nuova ditta aggiudicataria, la mensa dovrebbe finalmente essere garantita a tutti i bambini. Una partenza a rilento, dunque, quella del servizio di refezione scolastica ad Aversa, che sta creando forti disagi alle famiglie, soprattutto a quelle in cui entrambi i genitori lavorano. Mamme e papà, ormai esasperati, sono pronti a farsi sentire: venerdì mattina torneranno in piazza per manifestare contro il mancato avvio della mensa.

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