Era già salito agli onori della cronaca nel 2005 per aver sparato e ferito un attore della serie televisiva “Un posto al Sole” durante una lite all’esterno di un locale. Ora, Umberto D’Angelo, 65 anni di Aversa, è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di omicidio. L’uomo è ritenuto responsabile della morte di Catalin Ionita, cittadino romeno di 45 anni, ucciso con più colpi d’arma da fuoco sabato pomeriggio nella città normanna. Il corpo della vittima era stato trovato in un deposito abbandonato presente in un ex distributore di benzina in disuso, tra viale della Libertà e viale Kennedy, dopo che alcuni residenti avevano segnalato l’esplosione di colpi di pistola.
Aversa, 45enne ucciso sotto gli occhi della compagna: presunto killer ferì anche attore
La cattura di D’Angelo è avvenuta in circostanze eccezionali: l’uomo si era nascosto come un latitante in una cavità scavata nel tufo sotto la sua abitazione, a circa 20 metri di profondità. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta e del Commissariato di Aversa lo hanno individuato dopo serrate indagini. Decisiva, secondo quanto emerso, sarebbe stata la testimonianza della compagna della vittima.
La donna avrebbe assistito prima alla violenta lite tra i due uomini – durante la quale D’Angelo avrebbe intimato allo straniero di lasciare il deposito – e poi all’aggressione culminata nei tre colpi di pistola che non hanno lasciato scampo a Ionita. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il 65enne sarebbe il proprietario dell’immobile fatiscente dove viveva la vittima, senza fissa dimora e senza un’occupazione stabile. Più volte il 65enne avrebbe tentato di allontanarlo, senza riuscirci. Sabato, la decisione estrema di “farsi giustizia da sé”. D’Angelo è stato stanato nella grotta tufacea dove si era rifugiato ed è stato arrestato. Ora si trova nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.
Aversa, fermato presunto omicida di Catalin Ionita: si era nascosto in una cavità di tufo