Giugliano. Se passate per Corso Campano soffermatevi un momento. A pochi metri da voi, troverete un tipico    esempio di architettura barocca nel cuore della città: la Chiesa del Purgatorio. 

Linee curve e sinuose accostate in modo da creare meraviglia e stupore a chi le ammira. La storia della chiesa giuglianese ha inizio tre secoli fa, esattamente nel 1700.

E a spiegarci la sua genesi è l’architetto Francesco Russo: “La Chiesa di S. Maria della Purità o delle anime del Purgatorio in Giugliano in Campania al Corso Campano, è tra le più belle dell’area metropolitana di Napoli fu edificata nel 1700, probabilmente su progetto di Domenico Antonio Vaccaro anche se il De Dominici riferisce di un suo intervento limitato alle decorazioni e agli stucchi, mentre Don Agostino Basile riporta che la facciata fu’ progettata dall’Ing. Gaetano Barba, il quale in vero è l’autore della platea e della pianta in allegato e non sarebbe il progettista in quanto fu chiamato dopo alla redazione della platea , comunque sia la chiesa nacque per la volontà di alcuni devoti giuglianesi che recitavano il Rosario davanti ad un piccolo quadro della Madonna rappresentata tra le anime del anime del Purgatorio”.

“La chiesa è un mirabile esempio di barocco Italiano e Napoletano, una sinfonia di decorazioni superfici volumi, un trionfo della fantasia; con chiari ed espliciti riferimenti e moniti alla dottrina ed alla caducità dell’esistenza come la rappresentazione dei teschi in facciata. La maestosa cupola con nervature estradossate è ricoperta con maioliche colorate gialle verdi bianche e nere e con la lanterna dove confluiscono le nervature. L’interno della chiesa è a pianta ottagonale con intorno sei cappelle oltre all’altare maggiore frontale all’ingresso. Il Campanile è staccato dalla facciata ma dialoga con la stessa e costituisce un unicum architettonico si presenta con gli stessi ornamenti e l’effetto complessivo è corale e sinfonico. La Chiesa fu edificata probabilmente ispirandosi al tempio del Monte della Misericordia di Napoli. Fabio Sebastiano Santoro benedisse la prima pietra e i lavori, iniziati nel 1700 terminarono solo nel 1747. Nel 1765 fu costruito il campanile, mentre il coro fu’ realizzato nel 1770 e più tardi, si completò l’organismo con la realizzazione della sagrestia”.

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