È morto nella notte Pasquale Nappo, 18 anni, residente a Scafati in provincia di Salerno, colpito a morte in un agguato avvenuto a Boscoreale. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata, il giovane si trovava in compagnia di alcuni amici, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali.
Agguato a Boscoreale, muore il 18enne Pasquale Nappo: si indaga sul movente
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’agguato e non escludono che il vero obiettivo non fosse lui. Pasquale potrebbe essere stato una vittima accidentale, finita nel mirino di un regolamento di conti che non lo riguardava direttamente.
Le conoscenze e il contesto
Secondo quanto emerso, la rete di conoscenze del ragazzo – alcuni amici con precedenti – potrebbe rappresentare un tassello fondamentale per comprendere il movente. Gli investigatori stanno cercando di capire se qualcuno del gruppo fosse coinvolto in attività legate allo spaccio o in vecchie rivalità di quartiere.
Il profilo social e i simboli della periferia
Sui profili social di Pasquale Nappo scorrono immagini di cuori, catene, simboli di sangue e canzoni neomelodiche. Dettagli che, secondo gli inquirenti, riflettono un legame estetico e culturale con certi ambienti della periferia napoletana, dove il confine tra appartenenza e celebrazione è sempre più sottile. I carabinieri hanno ascoltato diversi testimoni e acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per tentare di individuare i killer e ricostruire i movimenti precedenti all’agguato.

Il ricordo di Scafati
A Scafati, dove Pasquale viveva con la famiglia, il silenzio pesa più delle parole. In molti lo ricordano come un ragazzo educato, riservato, “uno che si faceva i fatti suoi”. La notizia della sua morte ha sconvolto amici e conoscenti: una tragedia che lascia sgomenta l’intera comunità.
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