Si avvicina il voto per le prossime amministrative e si infiamma la campagna elettorale ad Afragola. Se da un lato il centro sinistra non ha ancora trovato la sintesi sul proprio candidato sindaco e dall’altro il Cdx – che sostiene la candidatura di Antonio Pannone – perde l’importante pezzo di Forza Italia – lista passata a sostenere l’ala cosiddetta “moderata” guidata da Gennaro Giustino. Proprio su il polo di centro si alzano le più infuocate polemiche.

Pd ed Europa Verde hanno infatti pubblicato nelle ultime ore un comunicato congiunto nel quale attaccano – quasi apertamente – il leader centrista. “Nelle ultime settimane – scrivono – è ricorrente la notizia del coinvolgimento in alcune liste che parteciperanno alla prossima competizione elettorale di personaggi collegati direttamente ed indirettamente ad ambienti legati alla criminalità organizzata locale. Uno scenario tale rischia di confermare per il Comune di Afragola un nuovo scioglimento par condizionamenti camorristici, con effetti devastanti sul piano della vita civile, amministrativa ed economica della nostra comunità”. “Di fronte a questo rischio chiederemo – scrivono – attraverso delle interrogazioni parlamentari, di accendere i riflettori, affinchèvengano effettuate tutte le verifiche e i controlli da parte della Prefettura e affinchè nel corso della campagna elettorale vengano assicurate tutte le forme di controllo da parte delle forze dell’ordine a tutela della trasparenza e del libero esercizio del voto. Afragola merita stabilità, serenità e Legalità”, Concludono.

Sulla questione è intervenuto anche il senatore Sandro Ruotolo. “Sui valori e sull’etica, dobbiamo essere intransigenti. – afferma – Dobbiamo evitare che il 3 settembre, termine della presentazione delle liste, figurino personaggi con procedimenti penali in corso, imparentati con esponenti di clan, oppure legati a pregiudicati condannati con sentenze definitive. Liste pulite innanzitutto, la politica deve fare un salto in avanti pronunciando tanti bei no, sbarrando la strada ai portatori in dote di pacchetti di voti, ai professionisti del consenso, a chi da anni secondo le proprie convenienze si schiera a sostegno del cavallo vincente. Vale per Afragola come per altri comuni – conclude – il voto post pandemia è un voto di ricostruzione delle comunità, non si possono rischiare scioglimenti per condizionamenti camorristici oppure per inconsistenza amministrativa”.

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