don michele mottola

Trentola Ducenta. Il gip ha confermato il carcere per Don Michele Mottola, il parroco di Qualiano finito in cella per gli abusi sessuali su una bimba di undici anni. A dare la notizia è il portale online InterNapoli.it. Il parroco si era avvalso della facoltà di non rispondere ma, in presenza del suo avvocato Antimo D’Alterio, aveva comunque ammesso le sue responsabilità durante l’interrogatorio nel carcere di Secondigliano.

Abusi su bimba, Don Michele in carcere: la decisione del giudice

Il legale del sacerdote aveva chiesto i domiciliari poiché non sussisterebbero elementi per la detenzione carceraria, ma il gip Don Michele ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa. Ora si attende la decisione del Riesame se accogliere l’istanza presentata dal legale.

Don Michele Mottola, arrestato qualche giorno fa dalla Polizia, nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Napoli Nord, con l’accusa di molestie sessuali si era dichiarato pentito e aveva chiesto scusa alla famiglia. 

Don Michele chiede scusa alla famiglia della bimba

“Sono pentito di quello che ho fatto, chiedo scusa alla famiglia della ragazzina”, ha detto il prete dopo aver deciso di non rispondere alle domande del Gip. La trasmissione Le Iene è tornata ad occuparsi del caso, commentando anche l’arresto del parroco.

Durante il servizio andato in onda la sorella della vittima ha raccontato che la bimba ha sorriso quando ha saputo che il sacerdote si trova in carcere. Adesso sta meglio, è quello che voleva. Quando ha saputo dell’arresto non ha pianto ma ha sorriso”, ha spiegato la familiare.

Don Michele già sospeso dal servizio su decisione del vescovo

Il prete originario di Qualiano era già stato sospeso dal servizio su decisione del vescovo della Diocesi di Aversa nello scorso mese di maggio, quando era venuta alla luce la vicenda. Ma è stata la bimba di undici anni ad incastrarlo dopo aver registrato col telefonino le conversazioni private avute con il sacerdote nella parrocchia del paese, dove sarebbero avvenute le molestie.

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