È finito in carcere Salvatore Abbate, imprenditore in odore di camorra – sponda clan De Micco, accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’ambito dei lavori di bonifica del sito di interesse nazionale ex Kuwait di Napoli.
Napoli, bonifica area ex Kuwait, il clan vuole l’appalto: arrestato imprenditore della camorra
L’indagato avrebbe cercato di favorire una ditta a lui vicina, minacciando il titolare di un’impresa concorrente e vantando legami con la criminalità organizzata della zona orientale del capoluogo.
L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Napoli – sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, che ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto eseguito nella mattinata del 21 ottobre a Portici.

Attraverso attività di intercettazione, pedinamenti e servizi di osservazione, gli investigatori hanno ricostruito una vicenda estorsiva che, in alcune occasioni, si sarebbe consumata anche all’interno dell’Asl Napoli 1 Centro.
Durante le perquisizioni presso l’abitazione dell’indagato e la sede della società ritenuta a lui riconducibile, gli agenti hanno sequestrato documentazione contabile utile alle indagini.
Il Gip del Tribunale di Napoli ha convalidato il fermo, disponendo per l’uomo la custodia cautelare in carcere. Gli inquirenti proseguono ora gli accertamenti per chiarire eventuali ulteriori connessioni con ambienti mafiosi e verificare il coinvolgimento di altri soggetti nel tentativo di estorsione.






