Un’inchiesta della Procura di Napoli guidata da Nicola Gratteri ha scoperchiato una rete di rapporti tra amministratori locali e il clan camorristico Massaro. La Guardia di Finanza di Caserta, diretta dal Colonnello Nicola Sportelli, ha eseguito un’ordinanza che ha portato agli arresti domiciliari quattro amministratori comunali e in carcere due esponenti apicali del clan, Raffaele Piscitelli e Domenico Nuzzo.
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Tra gli amministratori coinvolti figurano il sindaco Andrea Pirozzi, il vicesindaco Veronica Biondo, candidata alle prossime Regionali per Forza Italia, il consigliere di maggioranza Giuseppe Nuzzo e l’ex assessore Marcantonio Ferrara. Le accuse, a vario titolo, includono voto di scambio politico-mafioso, induzione indebita a dare o promettere utilità, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale.

Le indagini, avviate nel 2020 poco prima delle elezioni comunali, hanno svelato come il clan Massaro abbia orchestrato la distribuzione dei voti per influenzare il risultato elettorale e ottenere appalti, concessioni e assunzioni. Tra le operazioni contestate: un impianto di cremazione affidato a società con affiliati occulti, la gestione di un chiosco-bar abusivo e pressioni su aziende appaltatrici per assumere persone vicine al clan.







