Dietro l’uccisione di Ciro Rapuano, il 59enne garagista di Forcella accoltellato dalla moglie Lucia Salemme, ora reclusa a Secondigliano, si fa strada l’ipotesi di un movente economico.
Napoli, Ciro ucciso dalla moglie: spunta pista economica. “In casa spariti 400mila euro”
La Procura di Napoli – come anticipa Il Mattino – ha infatti acquisito alcuni post pubblicati da familiari della vittima, nei quali si contesta la versione della donna e si parla invece di un’ingente somma di denaro scomparsa dall’abitazione, stimata in circa 400mila euro. Al momento non ci sono riscontri concreti, ma gli inquirenti hanno deciso di approfondire: analisi dei conti correnti, acquisizione delle testimonianze e attenzione particolare ai familiari che hanno lanciato appelli sui social.
L’omicidio è avvenuto nella notte di giovedì scorso. È stata la stessa Salemme ad avvisare la polizia, dichiarando di essersi difesa dal marito. Tuttavia, l’autopsia dovrà chiarire dinamiche e tempistiche, soprattutto perché sul corpo dell’uomo sono state rilevate quasi sessanta coltellate, un numero che lascia aperti molti interrogativi.
Dubbi sulla dinamica
Gli accertamenti tecnici, affidati a tre specialisti, serviranno a stabilire quali colpi siano stati mortali e perché la vittima non abbia opposto resistenza. Anche la difesa della donna e la famiglia di Rapuano hanno nominato consulenti di parte. La figlia non convivente, Valentina Rapuano, ha incaricato un avvocato per costituirsi parte civile, prendendo le distanze dalla madre. L’inchiesta resta aperta: due coltelli sono stati trovati nella stanza e si cerca di verificare se l’uomo abbia aggredito per primo la moglie o se la dinamica sia diversa. Intanto, la Procura vaglia ogni dettaglio, compresi i rumors di quartiere e le tracce raccolte dalla scientifica, per capire cosa abbia davvero scatenato la lite culminata nell’omicidio.