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Incidente sulla SS17 a Rivisondoli: due morti e cinque feriti. Le vittime sono due 40enni di Marano

Incidente sulla SS17 a Rivisondoli: due morti e cinque feriti. Le vittime sono due 40enni di Marano

È di due morti e cinque feriti il drammatico bilancio dell’incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di ieri, domenica 27 luglio, lungo la strada statale 17, nel territorio comunale di Rivisondoli, arteria che collega l’Alto Sangro alla Valle Peligna e alla costa abruzzese.

Incidente sulla SS17 a Rivisondoli: due morti e cinque feriti. Le vittime sono due 40enni di Marano

 

A perdere la vita sono stati Maurizio Corrado, 42 anni, e Dario Liccardo, entrambi residenti a Marano. I due viaggiavano a bordo di una Fiat Panda, che, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe improvvisamente invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con un autobus privato proveniente da Varese e diretto verso Sulmona, con a bordo 35 passeggeri.

L’impatto è stato violentissimo: i due campani sono morti sul colpo. Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e l’elisoccorso dell’Aquila, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Cinque persone tra i passeggeri del bus, che alloggiavano a Sulmona, hanno riportato ferite lievi e sono stati medicati sul posto e trasportati in ospedale per accertamenti. Illeso ma sotto choc il conducente del bus, che è stato comunque iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale, come atto dovuto.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, coordinati dal capitano Giuseppe Testa, e le squadre dei vigili del fuoco del distaccamento sangrino, che hanno estratto con fatica i corpi dalle lamiere accartocciate dell’utilitaria. Il personale dell’Anas ha provveduto alla chiusura temporanea della strada per consentire i rilievi.

Le cause dell’impatto sono ancora in fase di accertamento, ma tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella della perdita di aderenza sull’asfalto, reso particolarmente scivoloso dalla pioggia caduta abbondante nel primo pomeriggio. Il tratto in questione, spiegano i residenti, è noto per la sua pericolosità in condizioni di maltempo.

Un altro elemento che sta emergendo dalle indagini riguarda quanto rinvenuto nell’abitacolo della Panda: gioielli e 1.500 euro in contanti, possibile frutto di truffe o furti. Uno dei due occupanti, infatti, aveva precedenti specifici. I due erano stati fermati poche ore prima da una pattuglia della Polizia Stradale sulla strada verso Chieti, dettaglio che ha permesso di identificare anche la seconda vittima, sprovvista di documenti al momento dello schianto.

Sulla scena dell’incidente è giunto anche il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, mentre a coordinare le indagini è il procuratore capo Luciano D’Angelo. È stata disposta l’autopsia sui corpi delle vittime e sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire dinamica e contesto.

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