noemi

NAPOLI – E’ “una ferita da guerra” quella sul corpo di Noemi. E’ stata definita così dal dott, Giovanni Gaglione, primario dell’ospedale Santobono, che ha operato la piccola bimba di 4 anni vittima di un agguato di camorra venerdì pomeriggio. I medici sono riusciti ad estrarre il proiettile cal.9 che si era conficcato nel polmone della piccola. Il quadro clinico di Noemi è ancora critico anche se emerge un elemento positivo, non ci sono state emorragie interne e la bimba non ha avuto bisogno di nuove trasfusioni.

A preoccupare però i medici, è la situazione dei polmoni, entrambi perforati, e dai quali non è stato possibile rimuovere tutti i microframmenti ossei e del tessuto del vestito. “C’è quindi un rischio di infezioni che stiamo combattendo con una terapia mirata di antibiotico”, sottolinea Cardone primario della terapia intensiva del Santobono.

 

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