Si è tanto discusso, specie in questi ultimi mesi, dello splendido eremo di Pietraspaccata, certamente tra gli edifici religiosi di maggiore rilevanza e fascino della provincia di Napoli. Gli allarmi lanciati a più riprese dai media e dall’associazione Maraheis, circa il rischio di un possibile crollo della struttura e dell’annessa chiesetta nonché della necessità di mettere in campo ogni azione per preservare l’incolumità fisica dei visitatori, avevano suscitato dibattiti e discussioni.
Ebbene, dopo tanti mesi e dopo tanti incontri, proposte, polemiche legate alla titolarità del bene e segnalazioni da parte della Soprintendenza (l’ultima missiva inviata al Comune di Marano e alla Curia di Pozzuoli risale al 29 ottobre), oggi è stato finalmente ratificato un primo e importante provvedimento. Sarà la Curia di Pozzuoli, da molti studiosi e appassionati di storia e tradizioni locali indicata quale proprietaria della struttura, ad occuparsi della messa in sicurezza.
L’atto è stato siglato stamani a palazzo Merolla, nella sede dell’ufficio tecnico comunale. L’ufficio diretto da Agostino Di Lorenzo ha dato il via libera per l’atteso intervento e, nel contempo, ha informato la Soprintendenza ai beni architettonici di Napoli dell’imminente avvio dei lavori. I lavori dovrebbero partire – secondo quanto comunicato dallo stesso Di Lorenzo – nell’arco di una decina di giorni.
Contestualmente ai primi interventi, saranno approfondite le ricerche per stabilire, una volta e per tutte, quale ente sia l’effettivo proprietario della struttura religiosa. La Soprintendenza, dal canto suo, ha già fatto sapere che in caso di mancata individuazione del proprietario, dovrà essere il Comune di Marano a predisporre tutti gli atti amministrativi finalizzati all’acquisizione del bene al Demanio.
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