Melito. Si rimescolano di nuovo le carte. E’ tutto di nuovo in discussione nel Partito democratico di Melito. Dopo la consultazione con gli iscritti che ha decretato il sostegno ad Amente, il verbale non è stato ancora ratificato. E visti i malumori, bordate nei confronti di Carpentieri, le pesanti critiche che ha scatenato questa scelta, nelle ultime ore il Pd sta pensando di fare un passo indietro. Un dietrofront che vede comparire il nome di Bernardino Tuccillo per far correre da solo il centrosinistra. Sostenere il nemico politico storico di Carpentieri è una scelta che a Roma proprio non andava giù al punto che il partito nazionale avrebbe potuto non dare il simbolo e dunque il Pd non si sarebbe presentato alle elezioni. E allora via di consultazioni e affannosi incontri dell’ultimo minuto. Ricordiamo che mancano tre giorni alla presentazione delle liste.

Il commissario del circolo cittadino ha avanzato l’ipotesi di Tuccillo, già sindaco di Melito negli anni 90, assessore provinciale ed esponente nel 2011 della giunta De Magistris. Contattato dalla nostra redazione Tuccillo ha confermato la sua disponibilità a candidarsi ma ad una condizione: che lui sia il candidato del Pd ma anche dei fuoriusciti che ad oggi hanno già un loro candidato, Pietro D’Angelo. “Se il mio nome è utile a un progetto di ricomposizione del centrosinistra sono disponibile – ha dichiarato – ma non accetterò se dovessi servire solo a portare avanti operazioni ambigue. Se dovessi essere il candidato solo del Partito democratico non me la sentirei”. L’ex primo cittadino di Melito si dice dunque disponibile e pronto a dare una mano. “Melito è la città in cui sono nato ma bisogna decidere in fretta – spiega – L’onorevole Rostan ha detto che non c’è chiusura da parte di Articolo 1 sul mio nome. D’angelo potrebbe rivedere la sua candidatura: sarebbe una scelta di grande responsabilità. Non mi sono proposto, a farlo è stato Cozzolino e non posso essere il candidato di un quadro di frantumazione” continua Tuccillo.

 

Nelle ultime ore indiscrezioni danno anche il ritorno in campo dello stesso sindaco sfiduciato Carpentieri che avalla la candidatura di Tuccillo ma non si esprime su una sua discesa in campo. “Al di là delle divisioni che ci sono state in passato, ritengo rappresenti un’autorevole figura nel panorama politico non solo locale” ha detto il segretario provinciale del Pd. Sull’ipotesi di una ricandidatura di Carpentieri, Tuccillo dice: “Per mesi ha escluso questa possibilità, non può decidere all’ultimo istante. Se sceglie di farlo è una scelta legittima ma deve chiarirsi con se stesso e con la città”.

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