Si riaccendono i riflettori sul servizio di refezione scolastica. Le lamentele di un gruppo di genitori, tutte aventi i propri figli in unico istituto della città, riguardano la presunta “scarsa qualità dei pasti e degli alimenti utilizzati” dalla ditta che, per la durata di tre mesi, si è aggiudicata l’appalto con il criterio del massimo ribasso (28.29 per cento). I motivi alla base delle lamentele sono stati portati all’attenzione dell’assessore all’Istruzione Domenico D’Ambra, che ha poi effettuato un sopralluogo in una delle numerose scuole distribuite sul territorio comunale. L’obiettivo primario è quello di non generare allarmismi e, nel contempo, di garantire una corretta somministrazione degli alimenti.

 

Pasta scotta e spinaci con poco condimento: è questa la risultanza (fonte ufficio stampa del Comune) del sopralluogo effettuato nella giornata di ieri dall’assessore all’Istruzione Domenico D’Ambra, recatosi in una scuola del territorio dietro sollecitazione di un gruppo di mamme. L’assessore al ramo ha successivamente contattato la ditta che gestisce il servizio di refezione scolastica, Sistesi srl, che ha addotto una serie di giustificazioni, rassicurando nel contempo l’amministrazione comunale circa la futura qualità dei pasti.

I precedenti e le polemiche. La ditta che gestisce il servizio, in un primo tempo esclusa dalla procedura di gara, poi riammessa in seguito all’istanza presentata dai titolari e giudicata pertinente dall’avvocato del Comune Saverio Griffo, è già stata chiamata in causa nel corso dell’ultima seduta consiliare dall’esponente de L’Altra Marano Mauro Bertini. L’ex sindaco aveva posto l’accento sugli “strani legami che intercorrerebbero tra una ditta finita in passato nell’occhio del ciclone e quella che opera attualmente a Marano”. Similitudini, legami che attengono alla sfera della proprietà dell’azienda.
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