Operazione antidroga nel casertano. La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato Pietro Postiglione, 52enne, di Quarto (NA), Charles Batong ,39 enne nato in Liberia, Sami Bodni, 52enne, albanese, Nermin Negip, 36enne,rumeno, questi ultimi tutti domiciliati nell’ hinterland napoletano, per coltivazione di sostanze stupefacenti. Sequestrata un’ area di 6.000 metri quadrati adibita alla coltivazione di canapa indiana su cui erano state piantumate oltre 500 piante dell’altezza di 3-4 metri, particolarmente floride.

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Sessa Aurunca a seguito di attività info – investigativa, sono intervenuti in via Nepi nella frazione di Aulpi dove era stata individuata una azienda agricola con un un esteso campo destinato alla coltivazione di canapa indiana che, da accurati accertamenti tecnici, è risultata di proprietà del POSTIGLIONE.

Dopo aver ben individuato la zona, cui era possibile accedere attraverso una strada sterrata lunga circa un chilometro con doppio cancello, gli agenti nella mattinata di ieri hanno fatto irruzione nell’ azienda ove hanno sorpreso i tre stranieri mentre erano intenti al lavoro. Su un carrello agricolo i poliziotti hanno trovato alcune piante in fase di essiccazione parcheggiato all’interno di un capannone. Inoltrandosi nei terreni circostanti è stata individuata l’ area adibita alla illecita coltivazione . L’esteso terreno era organizzato in terrazzamenti sui quali erano state piantumate oltre 500 piante di canapa indiana per un peso complessivo di circa 6 tonnellate.

I poliziotti, dopo aver bloccati i tre cittadini stranieri, che vivevano all’interno di un fabbricato ubicato nell’azienda agricola, si sono posti sulle tracce del proprietario. Durante una perquisizione, in un’ala del fabbricato ad uso esclusivo del Postiglione, all’interno di una stanza sbarrata da una porta di ferro, i poliziotti hanno rinvenuto un armadietto blindato contenente oltre 255.000,00 euro suddivisi in banconote da 50, 100, 200 e 500 euro verosimilmente provento dell’illecita attività.

I tre stranieri e Pietro Postiglione sono stati arrestati. Le piante sono state estirpate per la successiva distruzione mentre il danaro è stato sequestrato. Sequestrata penalmente anche una doppietta e numerose cartucce a pallini illegalmente detenute dagli stranieri, mentre 8 fucili sono stati sequestrati amministrativamente insieme a numerose cartucce a palla singola legalmente detenute dal Postiglione.

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