“Il ministero dell’Economia e delle Finanze si è irrigidito oltre misura”. E’ questo il primo commento rilasciato dall’assessore al Bilancio Paolo Longoni, subito dopo aver appreso che il Tribunale amministrativo regionale aveva annullato la delibera consiliare (la numero 84) con la quale l’amministrazione comunale aveva ridotto l’addizionale Irpef (anno 2013) di mezzo punto percentuale, ovvero dallo 0.8 allo 0.75 per cento. “Il Ministero ha presentato un ricorso – aggiunge Longoni – partendo dal presupposto che la delibera consiliare doveva essere pubblicata sul portale del Ministero entro il 20 dicembre del 2013 e non, come è avvenuto nel nostro caso, in data 14 gennaio. Ad ogni modo si trattava e si tratta di incombenze burocratiche che non sono di competenza dell’assessore al Bilancio”.

 
Lei afferma, in sostanza, che l’errore è stato compiuto da altri esponenti dell’amministrazione o, verosimilmente, dai funzionari dell’Ente.
“Non le farò nomi, non mi sembra il caso: diciamo che si è trattato di un ritardo dipeso dagli uffici”.
 
Troppo generico, non le pare? Le faccio io un nome: Claudia Gargiulo, dirigente dell’area economico-finanziaria.
“Ripeto: non faccio nomi e poi non amo gettare la croce addosso alle persone”.

Il Tar ha tuttavia rilevato anche un’altra anomalia: la delibera di Consiglio doveva essere adottata entro il 30 novembre. Il via libera del Consiglio, a Marano, è arrivato invece il 12 dicembre.
“Dovevamo adottarla entro il termine ultimo previsto dalla legge. Il bilancio doveva essere chiuso entro il 30 novembre, poi è intervenuta la proroga concessa dalla prefettura. Il termine è slittato di altri venti giorni. Il bilancio è stato poi approvato il 12 dicembre. Il Tar, in parole povere, non ha tenuto conto della proroga. E’ una questione di interpretazioni. Altro dato su cui riflettere? Il parere del collegio dei revisori dei conti, tra l’altro negativo, è arrivato ben oltre il 30 novembre ed è questo il motivo principale per cui abbiamo approvato il bilancio in una fase leggermente successiva. Non è vero infine che l’Ente non si sia costituito in giudizio”.
 
Ora, in pratica, cosa accadrà? Grazie alla prevista riduzione dell’Irpef per l’anno 2013, nelle tasche dei cittadini di Marano sarebbero dovute rientrare ben 200 mila euro.
“La riduzione sarà applicata per il 2014. Per quel che concerne il 2013 non ci sarà alcun conguaglio”. 
 
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