Giugliano. Una nuova faida sta insaguinando la città di Giugliano dopo trent’anni. Stanotte si è tornati a sparare fuori a un noto bar di corso Campano. Bernardo Smarrazzo, 24 anni, pregiudicato residente in via Antimo Panico, è stato prima aggredito con una mazza da baseball e poi ferito con un proiettile al tallone. Una vera e propria lezione in stile “criminale” che, secondo gli investigatori della Polizia di Stato, rientrerebbe nell’ambito della faida interna al clan Mallardo.

Smarrazzo sarebbe infatti legato al gruppo “paparelle” di via Montessori, i fedellissimi al boss Michele di Biase sparito lo scorso ottobre in un caso di lupara bianca al quartiere Vasto di Napoli. Il gruppo emergente, composto principalmente da giovanissimi under 30, vorrebbe contendere il controllo de territorio alla cosca storica e introdurre in città il mercato della droga, in violazione delle regole stabilite dall’Alleanza di Secondigliano. L’agguato di questa notte segue il tentato omicidio ai danni di Gennaro Catuogno, il ras delle palazzine, detto ‘O Scoiattolo, avvenuto due settimane fa. Non si esclude però che il ferimento ai danni del 24enne sia un episodio di criminalità slegato dalla faida interna ai Mallardo.

Gli Smarrazzo sono noti alle forze dell’ordine e alla magistratura da anni. Il padre di Bernardo, Domenico, detto “sce sce”, è un noto pluripregiudicato, che ha rivelato importanti retroscena sulla faida di camorra tra i Maisto e i Mallardo consumatasi alla fine degli anni ’80.

Lo zio Raffaele, fratello di Domenico, fu una delle vittime del triplice omicidio avvenuto l’11 aprile del 1987 che vide morire anche Antonio Maisto e Pietro Granata. I loro cadaveri furono rinvenuti in località Capuozzo a Villa Literno: erano stati nascosti nel bagagliaio di una macchina data alle fiamme.

 

 

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