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GIUGLIANO. Botta e risposta tra il sindaco di Giugliano e il comitato Kosmos. Dopo l’assemblea in piazza Matteotti della scorsa settimana sulla questione impianto di smaltimento delle ecoballe previsto a Ponte Riccio, il comitato ora replica alle parole del sindaco rilasciate alla nostra emittente.

Il comitato criticò l’assenza del primo cittadino in piazza. A queste critiche Pirozzi rispose chiedendo perché “il comitato non si fosse costituito negli anni precedenti”. (Guarda qui l’intervista).

Comitato Kosmos replica al sindaco

Questo il comunicato del comitato Kosmos:

“Quando abbiamo scelto di costituire il comitato Kosmos molti di noi si sono cercati attraverso gesti semplici, fatti di messaggi, telefonate, incontri e discussioni. È stato un processo naturale tra chi da anni si conosce e troppo spesso si è trovato a confrontarsi relativamente alla devastazione ambientale di questo pezzo di paese.

Per questo Kosmos non nasce dal nulla, non è un’astratta combinazione di individui casualmente incontratisi. Questo comitato è la risultante di percorsi che vengono da lontano, di soggetti che già in tanti altri modi e in altre forme hanno dedicato parte della loro vita a un dovere civico per chi nasce e cresce su
questi territori, quella che oggi il comitato ha sintetizzato come ristrutturazione ecologica.

Siamo quelli che erano fuori i cancelli di Taverna del Re quando le ecoballe riempivano piazzola dopo piazzola i tanti ettari che oggi rappresentano il monumento della cattiva gestione dei rifiuti in Campania. Siamo quelli che hanno partecipato alle battaglie di Terzigno, Chiaiano, Pianura, Quarto. Siamo quelli che hanno animato il dissenso popolare, da Giugliano a Qualiano passando per l’agro aversano, nel 2013 contro l’ipotesi di costruzione dell’inceneritore al Borgo Riccio di Giugliano. Siamo quelli che non hanno mai mollato un centimetro nel corso di questi anni, rivendicando le bonifiche delle discariche realizzate dalla camorra e dalla politica collusa: Resit, Cava Alma, Masseria del Pozzo, Cava Riconta, e chi più ne ha più ne metta. Siamo quelli che nel 2018, attraverso il comitato di Qualiano, hanno spinto l’amministrazione comunale guidata da De Leonardis a fare il ricorso al Tar contro la nuova ipotesi di smaltimento delle
ecoballe promossa dal governatore De Luca, ovvero l’impianto di spacchettamento di CSS. Siamo quelli che due anni fa hanno portato circa cinquemila persone in corteo da Giugliano ad Aversa per una manifestazione che gridava giustizia per le tante morti su questa terra.

Insomma, siamo sempre noi, quelli a cui basta amare la propria terra per scendere in campo e metterci la faccia. Questo lo diciamo a chi oggi ci guarda con interesse e vorrebbe capire chi siamo, unendosi magari alla nostra causa. Lo diciamo anche a chi ci guarda invece con sospetto; lo diciamo soprattutto al sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, che si chiedeva dove fossimo negli anni scorsi, quando c’era da prendere parola. Eravamo esattamente dove siamo sempre stati: nei nostri paesi a fare informazione, a organizzare il dissenso verso questa amara situazione. Piuttosto, ci chiediamo cosa facesse lui da consigliere comunale e metropolitano. Ma soprattutto oggi gli chiediamo pubblicamente cosa intende fare, se dare continuità alle promesse fatte dinanzi ai cittadini, o fare passi indietro. Siamo anche stanchi di sentir dire che non si possa fare più nulla perché le scelte sono state già prese: il sindaco della città di Giugliano ha il dovere di scendere in campo sul piano politico prima ancora che amministrativo o legale. Le prese di posizione timide, i passi fatti a metà, non bastano per ridare dignità a questo territorio.

Relativamente alla battaglia concreta su cui è nato questo comitato, ovvero il blocco nuovo impianto al Borgo Riccio, presso al ex centrale Turbogas dell’Enel, c’è da fare alcuni chiarimenti. Il comitato, come ha annunciato pubblicamente, sta lavorando al piano legale per quanto è possibile, raccogliendo il contributo
di tanti avvocati che hanno sposato la causa della ristrutturazione ecologica del territorio.

Nelle settimane scorse si è tenuto un incontro presso la casa comunale di Giugliano, sollecitato dal sindaco Nicola Pirozzi e dal legale da lui nominato per seguire la vicenda in questione, Bruno Mercurio. Una rappresentanza del comitato si è recata all’incontro per discutere di opportunità e convergenze rispetto al caso concreto, e da quell’incontro emerse la volontà di collaborare sul piano legale per opporsi seriamente e con discontinuità rispetto al passato, volontà che andava suggellata attraverso un comunicato congiunto. Il comitato ha prontamente preparato e portato personalmente al sindaco tale comunicato, ma da quel
momento sono intercorse oltre tre settimane e l’unica tacita risposta è stata quella del silenzio.

Come se non bastasse, all’ultima assemblea pubblica organizzata lo scorso giovedì 17 giugno presso Piazza Matteotti, che ha visto la partecipazione di alcuni sindaci della zona e di rappresentanti di amministrazioni comunali, nessun delegato dell’amministrazione Pirozzi ha partecipato, e mentre il sindaco era intento a presenziare a un’iniziativa organizzata da una realtà riconducibile a uno dei suoi consiglieri di maggioranza, un altro pezzo della stessa, afferente all’area Movimento 5 Stelle, era seduta ai tavolini di un bar poco distante, dimostrando una netta distanza dai bisogni reali della città.

Questo atteggiamento, unitamente ai silenzi delle settimane antecedenti, pesa sulla testa di questa amministrazione e del suo sindaco, che nella plausibile ipotesi di mediazione degli interessi in campo ha probabilmente disperso la sua primaria funzione di rappresentanza degli interessi diffusi dei cittadini di
Giugliano.

Dal canto nostro continueremo a lavorare su tutti i fronti possibili, come abbiamo dimostrato finora. Altre amministrazioni comunali stanno, attraverso i fatti, mettendo a disposizione i propri strumenti amministrativi per collaborare all’obiettivo comune.

Accogliamo favorevolmente questa prospettiva da noi
sollecitata e invitiamo le altre amministrazioni a fare altrettanto.
Intanto proseguiremo, come un treno che tutto travolge, a stare tra la gente di questa terra, a mobilitare le menti e i cuori di chi vuole vivere dignitosamente dov’è nato, senza fare alcun passo indietro”.

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