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Si stringe il cerchio intorno ad Anna Corona. Dopo 17 anni emergono nuovi, inquietanti dettagli che farebbero crollare l’alibi di Anna Corona, una delle indagate nella nuova inchiesta della Procura di Marsala insieme a Giuseppe Della Chiave.

Anna Corona, il suo cellulare era fuori città le ore dopo la sparizione

I nuovi elementi vengono rivelati nel corso della trasmissione di Rai1 “Storie Italiane”. Il giorno successivo alla scomparsa della piccola, “la signora Corona era al lavoro”, riportano le dichiarazioni dell’epoca. Eppure la sua scheda telefonica è altrove. “Non abbiamo certezze in merito” chiarisce l’inviata di Storie Italiane, ma il sospetto è forte: “Se Anna Corona era al lavoro questo telefonino era in mano a qualcuno”. I movimenti dell’ex moglie di Piero Pulizzi emersi dall’analisi delle celle telefoniche la portano fuori Mazara del Vallo. Il telefonino “aggancia” infatti le celle “a Carini, Partinico, Trapani… non ce l’aveva Anna Corona”.

Un nuovo impulso alle indagini potrebbe arrivare anche dalla nuova lettera anonima inviata da un altro testimone all’avvocato di Piera Maggio. Si tratterebbe di una persona, diversa dall’autore della prima lettera, che ha deciso di parlare dopo 17 anni.  “Il legale avrebbe progrmmato un incontro in procura” rivela un inviato della trasmissione. Ma cosa dice la lettera? “CI sarebbero i particolari sulle persone a bordo dell’auto in cui sarebbe stata vista Denise e il percorso fatto” per portarla via. Ci sarebbero anche dettagli sul ruolo di Claudio Corona. La missiva segnerà una svolta nell’inchiesta? È presto per dirlo, tutte le piste andranno vagliate”.

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