kim jong un pena di morte

Niente jeans, tagli di capelli stravaganti e film stranieri. È l’ultima legge varata dal governo di Kim Jong-un, il temutissimo dittatore nord coreano. La punizione per chi disobbedisce a queste regole è la pena di morte o i campi di lavoro e di rieducazione.

L’ultima follia del dittatore

Si tratta, come riferito dalla Bbc, di una legge che mira a eliminare ogni sorta di influenza esterna, condannando chiunque venga sorpreso con i jeans, o a guardare film stranieri, alla pena di morte. Vietati anche i prodotti tecnologici di provenienza straniera, come computer e telefonini. Chi viene colto in flagranza, rischia 15 anni nei campi di internamento.

Dunque, pugno duro del dittatore Kim Jong-un che sta cercando in tutti i modi di fermare l’arrivo di qualsiasi tipo di informazione dall’estero in Corea del Nord, limitando l’esposizione dei cittadini.

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