L’ha aperta a San Giovanni a Teduccio la sua campagna elettorale Antonio Bassolino. La corsa per le primarie è partita, un po’ in sordina, in uno dei “quartieri che lo ha politicamente adottato” dice.

Ma arrivato nella onlus “Figli di famiglia”, una ex fabbrica, la “Comanducci, la prima cosa che fa è rispondere ai vicesegretari del Pd Serracchiani e Guerini che ieri hanno annunciato: “Chi è stato sindaco non può candidarsi alle primarie”. Una sorta di norma anti-Bassolino e anti-Marino. E allora Bassolino sventola a favore di telecamera una fotocopia con la foto del premier che mesi fa annunciava: “Non cambieremo le regole per le primarie”.

E difatti dice: “Io ho fatto un atto bossolinian-renziano con chiarezza ho detto mi candido. Sono sicuro che la saggezza di Renzi tenderà a correggere dichiarazioni così impolitiche. E poi di chi hanno paura? Sono solo, ho le mie scarpe, il mio iPad e la panda di mia moglie”.

In questa campagna elettorale “solitaria”, non ci sono truppe cammellate, non ci sono i suoi ex fedelissimi ed ex assessori come Andrea Cozzolino  o Valeria Valente, nè attuali parlamentari, c’è solo la compagna Annamaria Carloni. E la campagna è solitaria perché al momento Bassolino è l’unico candidato alle primarie del Pd per la scelta del sindaco di Napoli, è lui stesso a sperare che presto si facciano avanti altri contendenti. Al momento solo rumors che parlano di Gennaro Migliore, Umberto Ranieri e Leonardo Impegno.

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