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Arriva l’assegno unico per i figli a partire dal primo luglio 2021. Il bonus spetta a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a  21 anni di età e a partire dal settimo mese di gravidanza. Il suo importato, calcaolato in base all’ISEE, può arrivare fino a 250 euro.

Assegno unico per i figli in arrivo

A confermare la misura prevista dalla legge delega n.82 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 aprile 2021 è la ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti (Italia Viva).  «L’assegno unico e universale – ha spiegato la ministra – è un provvedimento che fa parte del Family Act e consiste in una quota che verrà data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, mese dopo mese, maggiorato dal terzo figlio e nel caso anche di bambini disabili. È per tutti, e la quota dipenderà dal reddito, quindi le famiglie meno abbienti riceveranno di più, e le più ricche avranno solo una quota base».

A chi spetta

La corresponsione dell’assegno sarà mensile e dovrebbe partire, decreti attuativi permettendo, a partire dal primo luglio 2021. A beneficiare del sussidio saranno lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti che abbiano un figlio di età non superiore a 21 anni. Possono inoltre beneficiarne anche mamme al settimo mese di gravidanza. Per i figli successivi al secondo, l’importo dell’assegno e’ maggiorato.

Secondo lo scenario prospettato dalla legge delega l’80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21. Il calcolo è legato alla considerazione secondo cui 8 famiglie su 10 hanno un’Isee sotto i 30 mila euro. L’importo dell’assegno diminuisce se si alza l’Isee: per un Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni.

Come sarà assegnato il sussidio

La legge delega approvata in Parlamento prevede un credito d’imposta o assegno mensile che andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti e partite Iva, adesso esclusi da gran parte dei sostegni per i figli e sostituirà bonus, detrazioni per i figli a carico e l’assegno familiare. Sarà compatibile con il reddito di cittadinanza. All’ammontare complessivo di assegno unico e reddito di cittadinanza spettante al nucleo familiare andrebbe sottratta la quota di RdC attribuibile a ciascun minore presente nel medesimo. 

Come si calcola

L’assegno unico è legge ma mancano i decreti attuativi che forniscano la normativa di dettaglio. Secondo calcoli preliminare, dovrebbe essere erogato l’importo dell’assegno costante di 1.930 euro all’anno (161 euro al mese) per ciascun figlio minorenne e di 1.158 euro all’anno (97 euro al mese) per ciascun figlio maggiorenne fino ad un livello di Isee pari a 30mila euro. Il valore dell’assegno decresce in base all’aumentare della soglia sino ai 52mila di Isee euro. Significa che sopra a questo valore di reddito l’assegno resta costante a 800 euro all’anno (67 euro al mese) per ciascun figlio minorenne a carico e a 480 euro all’anno (40 euro al mese) per ciascun figlio maggiorenne.

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