Per spostarsi tra regioni rosse o arancioni sarà necessario esibire un pass verde. Nessuno vincolo, invece, per chi risiede in una regione “gialla” e vorrà spostarsi in un’altra regione dello stesso colore. Ma cos’è il green pass? E come lo si ottiene? Proviamo a chiarire alcuni dubbi.

Pass verde per spostarsi tra le regioni: cos’è

In sostanza si tratta di un certificato cartaceo o digitale utile a dimostrare di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti: aver già effettuato la vaccinazione, aver contratto ed essere guariti dal Covid-19 o aver effettuato un tampone nelle quarantotto ore precedenti.

La certificazione verde non va confusa però con il “green pass” dell’Ue, che dovrebbe far ripartire gli spostamenti in tutto il continente.

Pass verde: chi lo può avere?

Il certificato potrà essere usufruito da coloro che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose), ma anche chi è guarito dal Covid-19 e chi, invece, è risultato negativo al tampone, che dovrà essere effettuato 48 ore prima dalla partenza.

Chi lo consegna?

Il pass verde viene consegnato dalle diverse strutture ospedaliere e non, in formato cartaceo o digitale, a seconda della tipologia di certificazione. Per le persone che, ribadiamo, hanno già completato il ciclo vaccinale, basterà richiederlo presso la struttura che ha effettuato la somministrazione e avrà validità di sei mesi.

Per tutti coloro che sono guariti dal Coronavirus, la modalità è sempre la stessa: anche in questo caso gli interessati potranno richiederlo alla struttura ospedaliera che ha seguito il ricovero o al medico di base se le cure sono state domiciliari. La validità è sempre di sei mesi.

Per chi invece è risultato negativo al tampone basterà richiederlo presso la struttura a cui ci si è rivolti. La validità è di 48 ore.

Cosa si rischia se il pass viene falsificato

Rischia il carcere chi dovesse falsificare il certificato verde. Il decreto Covid spiega che verrebbero infranti una serie di reati del codice penale.

Gli articoli citati nel decreto riguardano: falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici; falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative; falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici; falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative; falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità; falsità materiale commessa dal privato; uso di atto falso. Le pene variano, a seconda del reato, dai sei mesi ai sei anni.

 

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