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E’ straziata dal dolore Tania Sorrentino, la moglie di Maurizio Cerrato. Raggiunta telefonicamente a “La Vita in Diretta”, trasmissione in onda su Rai 1, la donna ha sfogato la sua rabbia e ha invocato giustizia per il marito ucciso in via IV Novembre domenica scorsa.

Ucciso per un parcheggio, parla la moglie Tania

“Io voglio che li prendano. Ma devono fare le cose per bene. Voglio essere sicura che vengano presi tutti e che dentro ci restino. Che poi buttino le chiavi“, ha dichiarato Tania in collegamento telefonico con una giornalista del programma Rai. Non si spiega come sia possibile che non siano stati emessi ancora i decreti di fermo a carico degli aggressori del marito. “Sono in ansia, ma non devono avere fretta – cointnua. Non voglio che li prendano per poi vederli fuori dopo due giorni, non è quello che voglio. Per questo ho tanta pazienza, devono fare le indagini. Devono pagare veramente”.

La sua preoccupazione maggiore sono le figlie. “Ho una bimba piccola di sette anni. Lei non lo accetta” dice la moglie della vittima di un agguato per un posto auto. E poi c’è lei, la più grande che ha subito lo choc di vedersi portare via il padre. “Mia figlia se l’è visto morire davanti, lui l’ha guardata e se n’è andato. È una cosa che non supererà mai più. Mio marito era buono – conclude – era uno che non buttava le chewing-gum a terra per non far morire gli uccellini”.

Trovati gli aggressori

Intanto il cerchio intorno agli assassini di Maurizio Cerrato si stringe. La Procura sarebbe a un passo dall’emettere un decreto di fermo a carico di cinque soggetti, di cui tre, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare, si sarebbero limitati ad assistere all’aggressione senza intervenire. L’omicidio vero e proprio sarebbe stato eseguito da Domenico C., pregiudicato, residente a Torre Annunziata.

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