Una delegazione di giovani imprenditori provenienti da tutte le parti d’Italia dal Nord al Sud ha scelto di fare tappa a Qualiano. L ‘iniziativa della Coldiretti ha avuto al centro del tour il made in Italy, agricoltura e territorio, con un occhio alle giovani imprese campane. L’iniziativa “Terre da amare”, promossa dal Comitato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa con la collaborazione della Federazione Regionale Coldiretti Campania e la Camera di Commercio di Napoli, per rendersi conto di persona delle coltivazioni nella “Terra dei Fuochi” sgomberare ogni dubbio direttamente sul posto.

 
A Qualiano il pullman con a bordo i visitatori, Prisco Lucio Sorbo, Direttore regionale Coldiretti Campania e Vincenzo Di Nardo responsabile locale della Coldiretti, è stato accolto in piazza Rosselli, dal sindaco Ludovico De Luca, dalla consigliera con delega all’Agricoltura, Giovanna Giglio e dall’assessore alle Politiche Giovanili, Valentina Biancaccio.

 
A bordo del pullman, il sindaco De Luca ha avuto la possibilità di illustrare ai giovani le peculiarità di una terra davvero fertile e fruttifera, dove, però, è d’obbligo registrare un alto tasso di inciviltà da parte di chi deposita indiscriminatamente rifiuti domestici ed ingombranti. “Qui come vedete non c’è niente di tossico o nocivo. – ha detto indicando le montagne di pattume ai bordi della strada nella zona di Masseria del Cardinale, dove è in atto una colossale bonifica –  Stiamo facendo davvero tanto affinché i cittadini che si comportano civilmente si indignano talmente tanto da non concepire questi sconci. Vogliamo che si sentano offesi anche loro dai comportamenti di chi sporca e che diventino sentinelle del territorio. Basta indifferenza, il problema è di tutti noi se vogliamo salvaguardare le nostre campagne!”.
La tappa nell’azienda frutticola  di Di Nardo, produttrice di “mele annurche” è stata l’occasione, per una sana colazione fuori programma con saporiti pomi offerti dal padrone di casa, che ha risposto alle domande dei giovani imprenditori incuriositi dal procedimento, per arrossare le mele annurche sulle “porche” in bella mostra. “Io sono nato qua.- ha detto Di Nardo in tono appassionato- Il mio impegno quotidiano è quello di promuovere, tutelare ed anche proteggere questa terra”.

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