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Erano giunti in Italia dopo 3 giorni di viaggio nascosti in un camion che trasportava pneumatici. È quanto scoperto questa notte dagli agenti della Polizia Stradale durante un controllo nell’area di servizio “San Nicola Sud” dell’autostrada A1, Caserta.

I poliziotti, nel corso dei controlli all’interno della predetta area di servizio, dove sono stati registrati numerosi furti in danno di veicoli industriali fermi per la sosta notturna, nel transitare tra i citati veicoli, notava dei movimenti del  telone di chiusura di un semirimorchio, sebbene lo stesso fosse fermo in quel momento.

Avendo avuto il sospetto che all’interno del semirimorchio vi fossero persone intente ad asportare merce e constatata la presenza di un grosso taglio sulla parte superiore del telone, il personale della Polizia Stradale apriva i portelloni del semirimorchio.

Ritrovati 4 giovani minorenni all’interno di un semirimorchio

All’interno si appurava che la merce trasportata consistesse in pneumatici, e nascosti tra essi si scopriva la presenza di 4 giovani, che successivamente si accertava essere minori di nazionalità’ Afgana. Fatti scendere dal semirimorchio, veniva subito fornita loro dell’acqua ed assistenza.

Questi, esprimendosi esclusivamente nella loro lingua, facevano intendere che un quinto ragazzo poco prima si era lanciato dal mezzo.

Immediatamente gli agenti operanti si ponevano alla ricerca della quinta persona, ce dava esito positivo, infatti, permetteva di ritrovare un ragazzo in evidente stato di ipotermia.

Lo stesso veniva subito soccorso e con l’ausilio di una ambulanza veniva trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Caserta per le prime cure.-

Gli altri ragazzi, invece, sono stati poi accompagnati negli Uffici della Sottosezione Polizia Stradale di Napoli Nord, dove si provvedeva a rifocillarli, anche con cibo e bevande calde. Dopo le formalità di rito, i minori venivano affidati alla struttura “Comete“ di Casoria (NA), mentre il solo maggiorenne, richiedente asilo politico, veniva accompagnato, presso un centro di accoglienza della provincia di Caserta.

Con l’ausilio di un interprete si veniva a conoscenza che tutti i clandestini erano saliti a bordo del semirimorchio in Serbia e che durante tutto il viaggio, durato 3 giorni, avevano avuto a disposizione solo una bottiglina d’acqua e una confezione di biscotti

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