E’ possibile spostarsi fuori regione, anche in zona rossa. Ma soltanto a una condizione: avere una seconda abitazione. E’ quanto chiarito dal Governo attraverso la sezione Faq del sito di Palazzo Chigi. Si tratta di una piccola deroga ai divieti di spostamento di cui in questi giorni tanto si è discusso.

Spostamenti tra regioni, sì alle seconde case

Ogni proprietario di una seconda casa che si trovi in un’altra regione o in una provincia autonoma potrà dunque recarsi anche fuori dai confini della regione di appartenenza per raggiungere l’altra abitazione. Non ci sono limiti di “colore”. L’importante è che il cittadino possa comprovare di avere effettivamente un titolo per recarsi presso l’immobile prima dell’entrata in vigore del decreto-legge del 14 gennaio.

Per titolo si intende sia l’atto di proprietà che un contratto di affitto, da esibire al momento del controllo oppure da indicare nell’autocertificazione. L’importante è che quest’ultimo sia stato sottoscritto prima dell’entrata in vigore del provvedimento del Governo. Una concessione importante che consentirà a molte persone di raggiungere anche immobili detenuti in multiproprietà o nella disponibilità di un soggetto a titolo di semplice locazione.

Il Governo, nelle FAQ, ha però specificato alcune limitazioni. Gli spostamenti nelle seconde case sono infatti riservati soltanto ai nuclei familiari conviventi. Non è dunque possibile spostarsi nelle case di vacanza con parenti o amici. Si legge nel testo pubblicato da Palazzo Chigi: «Naturalmente la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo».

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