Trasferita da Ischia al Cardarelli di Napoli per un problema alla milza. Viene contagiata in corsia e muore di Covid. Sarebbe questa l’assurda vicenda su cui devono fare luce gli inquirenti della Procura di Napoli dopo una denuncia presentata dal figlio della vittima.

Lasciata tra i malati covid, si contagia e muore: inchiesta su donna morta al Cardarelli

A riportare la notizia è il Mattino. La vittima è Maddalena Carneglia, donna ischitana deceduta il 27 dicembre scorso all’ospedale Cardarelli di Napoli per Covid-19. Maddalena però era giunta presso il nosocomio partenopeo senza avere i sintomi della malattia. Infatti il 25 novembre era stata portata prima al Rizzoli di Ischia per problemi alla milza ed era risultata negativa al tampone. A seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, il personale sanitario ne dispose il trasferimento a Napoli.

Qui, in corsia, si sarebbe contagiata. E’ quanto sostiene il figlio, Vito Calise. Secondo la denuncia dei familiari, infatti, la donna era rimasta per tre giorni al Pronto Soccorso su una barella e senza coperte assieme a numerosi altri ammalati. Maddalena aveva più volte chiesto al figlio di essere trasferita altrove poiché non riceveva assistenza né informazioni.

La svolta il 12 dicembre quando, dopo aver manifestato i sintomi del covid, le viene diagnosticato il coronavirus. Il 27 dicembre, appena dopo Natale, muore. Secondo i medici del Cardarelli la causa del decesso è da Covid-19. La Procura Repubblica di Napoli ha avviato un’indagine. I magistrati hanno acquisito le cartelle cliniche del Rizzoli e del Cardarelli, già finito sotto i riflettori nel mese di novembre per la gestione dei pazienti Covid. Nel pomeriggio si passerà all’esame autoptico della salma.

“Quella di mia mamma è una vicenda inspiegabile – dice Vito Calise a il Mattino – l’abbiamo ricoverata senza alcuna ombra di Covid e ci hanno detto che è stata proprio quella la causa della sua morte. Qualcuno dovrà darci delle spiegazioni, mia madre è rimasta per giorni in mezzo a decine di ricoverati senza protezione e senza assistenza, è stata per un mese in due ospedali diversi e non ci hanno dato alcun referto”.

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